IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
IL TEMPO PASSA E LA MORTE SI AVVICINA
Oggi, voglio dedicare il post giornaliero ad una persona che ha deciso di farla finita con la vita terrena, ha deciso lui, non ‘il destino’ e di fronte ad un suicidio si rimane sempre allibiti…
Ho voluto poi dare un titolo ‘crudo’, era la frase che di tanto in tanto, mia nonna Pasqua ripeteva, come per scacciare sempre + lontano il momento del trapasso, e per lei, 86 primavere sono state comunque vissute…Torniamo al mio amico Flavio, lo voglio ricordare come nell’immagine, sorridente, intelligente, con quella straordinaria voglia di stare con il mondo degli umani…L’ho frequentato quando avevo la fidanzata a San Vittore Olona,tra il 1983 e l’85,era nella compagnia dell’oratorio e la cosa impressionante era proprio il suo sorriso, sorrideva a tutti… La sua voce un pò da prete accogliente lo faceva diventare subito simpatico e di quel periodo ricordo il suo grande desiderio di potersi fidanzare con Ivana, desiderio poi avveratosi, tanto che è diventata sua moglie e 4 figli + 1 direi sono un grande segno di amore…Poi quel terribile incidente mentre andava al lavoro, ne è uscito malconcio, con i segni visibili ancora ieri, ma il suo sorriso è rimasto identico, la sua carta d’identità…Dopo,l’ho perso di vista, non ho più frequentato San Vittore Olona, e si sa, che le compagnie si perdono…Da quando è scomparso ho pensato subito 2 cose:o il suicidio o un altro incidente col motorino…Non sapevo nemmeno fosse diventato direttore di filiale…e allora PERCHE’ si domandano tutti, ci domandiamo tutti,eri un operaio e ti facevi i chilometri in bici per guadagnarti la pagnotta,eri innamorato e hai realizzato il tuo sogno con una splendida famiglia, avevi un lavoro che molti ti invidiavano…Perchè…
Forse solo Ivana sa qualcosa, forse nemmeno lei, a me ora non piacciono nè funerali,nè preghiere, nella mia vita ho provato per decenni a riporre speranze in quei riti…Voglio ricordare il tuo sorriso caro Flavio, la tua voce, e la tua voglia di fare comunità…Abbraccio chi rimane senza la tua presenza, per loro ora è un’altra vita.
Mi piace, bel post Daniele!
Io subito mi sono detto:"un banchiere che sostiene un associazione umanitaria per famiglie straniere.. che cosa insolita! E poi tutti sognerebbero di guadagnare probabilmente quello che guadagnava lui facendo il direttore di una banca… ma forse non è la vera felicità quella."
Le riflessioni che ho fatto sono state queste.. lottiamo tutti i giorni per vivere e cavarcela coi soldi, con le sfortune… eppure a tante domande non sappiamo ancora rispondere.
Mi auguro tu possa far bene alle comunali e, anche se so sia difficilissimo vincere, spero potrete togliere molte sedie in quel comune fatto di amici di amici e clientelismo imprenditoriale legnanese.
Purtroppo io non ci sto dietro, mille impegni, ma vi auguro fortuna e so che ce la farete!
Giacomo
Grazie Giacomo per la tua testimonianza…in una risposta hai concentrato 2 argomenti,molto distanti tra loro…ricorda però la differenza tra un bancario e un banchiere,il direttore di filiale è un impiegato con qualche grattacapo in più…non vorrei che per passione c'entrasse anche la disperazione di qualche suo cliente…non lo so,le ipotesi si sprecano sempre,e anche amici comuni che lo frequentavano,non riescono a cogliere alcuna motivazione o semplicemente rimangono nel loro dolore…