IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
LEGNANO LILLA DAL 1913,IL SECOLO SI AVVICINA
Sono tornato dallo stadio Mari di Legnano, dopo una partita vinta
col Bresso per 3 a 0, una partita divertente, davanti a 200 spettatori,
polizia compresa.Si stasera, poco pubblico ma molta sicurezza, dopo il polverone successo 3 giorni fa, nel medesimo stadio a fine partita. Al di la dei risultati, vorrei tenere alta l’attenzione di questo progetto, di questa ripartenza lilla, dopo il fallimento del glorioso AC Legnano di due anni fa:dico vorrei tenere alta l’attenzione, perchè da profano mi sono trovato in mezzo ad un progetto di rinascita calcistica lilla, e , da ingenuo, pensavo che tutta la città potesse contribuire per questo progetto…Piano piano, mi sono accorto che le società sportive non sono propriamente ‘una famiglia’, anche a livello dilettantistico, girano affaristi e professoroni, tutti hanno la soluzione per il successo, in pochi ci mettono del tempo, del loro tempo intendo, per ‘costruire’, anzi,mi sono accorto quanto è spassoso per taluni spalare fango una volta sul presidente, una volta sul direttore sportivo, l’altra volta sul consigliere… Insomma, critiche per tutti, rimane il fatto che dopo un anno di stop forzato post fallimento, questa estate,chi ci ha messo del proprio per far ripartire il giocattolo, non è stato l’industrialotto di turno, ma un ex ragazzo lilla delle giovanili anni 70, che entusiasmato da vecchi ricordi, ha detto: HO VOGLIA DI FAR RIPARTIRE IL CALCIO LILLA.
Certo, non ha sfamato i milioni di bambini africani che muoiono di fame e nemmeno aiutato i terremotati giapponesi, ma ha fatto ripartire un bel ‘giocattolo’ per la città, ha riempito le domeniche ad un mezzo migliaio di legnanesi, insomma, ha tracciato un nuovo percorso per il futuro. E ORA ? Ora ha una squadra in testa alla classifica, con buone prospettive di salire in promozione, e come premio, un monte di critiche, un sacco di promesse anche dai vecchi sapientoni legnanesi, sponsor tanti a parole, pochi nella realtà… Si, per fare andare avanti un giocattolo anche a livello dilettantistico servono soldi e persone, e se sei ricco puoi pensare di gettarli dalla finestra,ma se non lo sei,servirebbe un grande aiuto collettivo. Ho scoperto che a Legnano, piazza esigente, in molti hanno fatto andare la lingua, in pochi hanno rimboccato le maniche per ri-costruire, una piccola-grande realtà,e cioè la prima squadra di football nata a Legnano nel lontano 1913. Ora, ho suggerito al presidente Nico Zanda di lanciare una grande sottoscrizione cittadina per chi crede in questo progetto…1000 soci che con 100
euro a testa diventano ‘azionisti’ della squadra, totale 100mila euro
per completare anche la prossima stagione ed avere sempre 1000
spettatori al ‘Mari’ che sostengono la squadra, che cercano sponsor per il futuro, che si impegnano nelle giovanili, quel seme cioè necessario per il futuro…Vi pare una stronzata ? 1 azione da 100 euro con la possibilità di esserci tutte le domeniche allo stadio,
si avrà la garanzia di non avere in società personaggi con ‘altri scopi sociali’ e soprattutto ‘dei Legnanesi’…Da subito, invito per primi coloro che hanno remato contro, sono certo, che sentirsi una grande famiglia, aiuta tutti a ritornare una grande società.
L’altra alternativa, se volete è la solita: un personaggio pieno di soldi che getta tanto fumo negli occhi, che del Legnano non gliene importa nulla se non speculare per i propri affari, la scelta è obbligata, lo sport, il calcio soprattutto non ha alternative. Chi non ci sta, eviti di fare critiche, non si è mai vista una casa realizzata senza mattoni, ognuno di Noi, è un mattone.