CHE TRISTEZZA SENZA PANETTONE…

Ore 12 del 19 dicembre, si odono suonare le campane della basilica e partecipo al saluto del sindaco, nella splendida ed emozionante sala degli stemmi, per le feste natalizie a tutti i dipendenti… Invitati c’eravamo anche noi consiglieri e pensavo sinceramente ad un momento di convivialità più sincero, con 2 salatini,un aperitivo ed il tradizionale panettone.Invece, un discorso sincero, quello del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali,4 parole di circostanza dal dirigente amministrativo,  4 fiori a chi si aspettava una medaglia dopo 40 anni di lavoro e la nota stonata di un prete,il monsignore, che veramente con lo stato laico c’entra poco, anche se abita a due metri dal Municipio. Si, con tutto il rispetto, ma dobbiamo saper rispettare anche chi con la chiesa non vuole averne nulla a che fare, avrei voluto più volentieri mangiare una fetta di panettone e scambiare 4 chiacchiere coi nostri dipendenti comunali, occasione unica nell’anno, per conoscerci,per farci gli auguri,per far sapere che si rema tutti nella stessa direzione… Tristezza questa cosa, un buffet con panettone poteva costare 300 euro, ma il momento conviviale ne avrebbe guadagnato molto… Spesso,si guarda la pagliuzza, e la trave ti accieca, come in questo caso, mangiare un panettone porta anche fortuna e come ha detto qualcuno, chissà se ci si rifarà con la colomba pasquale…

Non è una critica, ma buon senso spicciolo, potevamo fare anche

una colletta, ma avremmo passato una due ore con lo spirito della festa… Dai, sarà per la prossima, e vi prego, senza preti fra i piedi, lo Stato lo ripeto, è laico, la chiesa fa la sua parte in altri luoghi.