IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
LAVORO,TRAVAIL,JOB…
In questi giorni di festività ‘forzata’ sono leggermente inquieto…
Mi guardo attorno e i parolai continuano a perpetuarsi sulle tv
che non guardo,sui giornali che non leggo e sul web,quello invece
lo seguo volentieri…Si sta avvicinando la data del 24 e 25 febbraio,
dove milioni di italiani hanno riposto una speranza,la loro speranza,
ma più passa il tempo e più mi rendo conto che non cambierà quasi
nulla.Il M5S porterà in parlamento 80/120 cittadini più o meno
informati,più o meno preparati,per far fronte alla deriva dello stato
mafia,dove la casta troverà tutti i sistemi per continuare a gestire
le vite di 60 milioni di italici. Questo centinaio di cittadini tenteranno in qualche maniera di scardinare un sistema,ma le idee
per il futuro non le ha nessuno per ora,i programmi sono aria fritta
e al di la di quello,la volontà dei potentati,non è certo quella dei
cittadini vessati. Lavoro,bisogna parlare di lavoro,non di destra e
sinistra,non di signoraggio e scie chimiche,abbiamo bisogno in tanti
di poter lavorare per avere un reddito e sopravvivere,abbiamo
bisogno di sapere quale sarà il nostro futuro a breve termine.lavorare,non nobilita l’uomo,ora serve semplicemente per sopravvivere. Ovunque mi giro c’è crisi,il cemento è fermo e con
lui tutto ciò che gli gira intorno,anch’io non sono escluso da questa
piccola tragedia e se non ci domandiamo insieme cosa progettare
per il futuro in termini di lavoro,la vedo grigia,anzi nera.
Globalizzazione in nome del business,delocalizzazione delle
imprese per poter fare margine,popolazione vecchia,futuro nullo
per i giovani…Questo mix deprimente non mi lascia nè tranqui,
nè ottimista,dobbiamo inventarci qualcosa,ma non a parole,di
quelle è pieno il mondo: agricoltura,turismo,energia,mobilità…
Siamo già in tremendo ritardo,dobbiamo parlare ancora di destra e sinistra ?? Noi lo chiamiamo lavoro,i francesi travail, gli inglesi
job,non so come siano messi gli altri,noi certamente male…