IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
TRASPARENZA UN PAIO DI PALLE
Ieri sera commissione 1 Affari Generali,il grosso della discussione,
in sostanza è stata la proposta di modifica del regolamento per
migliorare la trasparenza sugli eletti dell’Ente Locale,vale a dire,
consiglieri,assessori,sindaco ed eletti a cariche amministrative
nelle partecipate. In pratica,si vuole mettere online la situazione
patrimoniale di ogni singolo consigliere o amministratore per vedere
se a inizio mandato è povero o ricco e se a fine mandato è più
povero o più ricco,lasciando notizie private sul web a favore di
benintenzionati e malintenzionati di ogni risma…La trasparenza
è una parola bellissima,anche noi del m5s la desideriamo,la
cerchiamo,ma non è certo rendendo pubblici i nostri cazzi,che il
mondo rimarrà ‘migliore’ e la gente invischiata in cariche elettive
non ruberà più (la legge imporrebbe questo per tutelarsi). Sicchè,
gli amministratori,dirigenti che firmano determine da milioni di
euro non hanno alcun obbligo di trasparenza,i consiglieri che
percepiscono 30 euro a seduta,per un totale di 500/600 euro annui,
ecco,quelli sono personaggi a rischio,potenzialmente ladri,quindi
ci devono dire quanti soldi hanno in banca,quante auto hanno,
quante case rendendo pubblica una scheda ‘trasparente’ cosi da non
poter ‘imbrogliare nessuno.Bene,la cosa ridicola è che in maggioranza,propone la delibera Rilegnano e il PD gliela emenda
cassandola in pratica nella sostanza,col silenzio assenso/dissenso
degli altri 2 gruppi presenti in essa…PARLARVI PRIMA NO E’??
Io a questa pagliacciata di legge sono contrario,non perchè ho
qualcosa da nascondere,ma perchè per primi sono i legislatori
che devono dare il buon esempio,non certo noi consiglieri che ci si fa il culo in 4 per potere seguire tutto con delle mance per bambini
come riconoscimento.La trasparenza,si,andatela a cercare nei
porti sui panfili,nei paradisi fiscali,nelle ville extra lusso nei catasti
e nelle tenute,nei castelli e nelle holding…Non prendeteci in giro
con queste puttanate,colleghi di Rilegnano,forse è meglio pensare
al registro delle coppie di fatto,o forse è meglio che vi parliate tra
di voi…Oppure andate anche voi a San Remo,è stato dimostrato
che si trova visibilità anche li,con poco sforzo…
Non sono d'accordo Daniele. L'applicazione così beceramente concepita è una cagata a vista d'occhio, però visto che il politometro è un punto del programma, ci si siede e se ne discute. Magari dando anche il buon esempio e cercando di trovare una soluzione che non sia "metto i miei cazzi sul web", invece di liquidare chi propone con una demagogia altrettanto becera. Dai, la boutade dei panfili e degli yacht è triste.
Roby…punti di vista,uso un linguaggio terra terra perchè sono istintivo ma so anche quello che dico: in commissione ho chiesto perchè ai consiglieri tutto sto controllo e chi firma determine da milioni di euro(dirigenti) non c'è alcun obbligo..Non so perchè ti fa tristezza la storia dei panfili ecc ecc,trasparenza come democrazia o si applica per tutti o per nessuno,anche Grillo dice le sue belle cagate e grosse,ma al momento va tutto bene…
Nessun problema col linguaggio terra terra, anzi! La mia perplessità deriva solo dal fatto che il politometro è un punto forte e se pensato così è una cagata (giustamente), si può ripensarlo e rielaborarlo. Farvi promotori forti della trasparenza anche partendo da proposte traballanti ma che toccano nel vivo del programma. La storia dei panfili, come ogni populismo brado, che venga da te o da Grillo o da chiunque altro mi mette tristezza 🙂 grazie per la risposta, ad ogni modo.