HO FINITO LE MOLLETTE PER STENDERE VELI PIETOSI

Le ho proprio finite…Una bellissima metafora rubata dal profilo

di un giovane amico di fb…Ci penso ancora una notte, ma l’idea è di togliermi dal cazzo da questo manicomio…Una storia farlocca

che copro da troppo tempo…No Beppe, ci prendi continuamente

in giro perchè sai che siamo un popolo di creduloni…E non rimarrò

in consiglio comunale IO LASCIO e mi farò rieleggere quando

sarà, con una lista civica…Se fare rete è questa roba qua, i partiti

sono la padella, ma tu purtroppo e dico PURTROPPO, sei la brace.

7 commenti

  1. Daniele oggi è stata una giornata difficile e stressante per tutti… Mai prendere decisioni in momenti come questo 🙂 Lascia passare questa espulsione, dormici su questa notte, e poi domani si fa tutti insieme un bel respiro e si ricomincia, guardando cosa c'è di buono e cosa c'è da migliorare. Non è questo il momento di cedere, RIPENSACI, che sotto quella massa riccioluta di capelli hai ancora tanto da dare. Teniamo duro tutti, che questo paese ha bisogno del Movimento, quello vero, di cui tu sei parte e che hai in cuore.

  2. Vedete, un elettore che deve scegliere un programma tiene conto anche di come funziona il partito che lo esprime. Se votare per una politica rispettosa dell'ambiente, ad esempio, comporta sostenere un soggetto politico antidemocratico, magari il voto lo si da a un altro che ha un programma meno bello. Perché la democrazia non è una sciocchezza.

  3. di Lorenzo Giusti
    Premetto che io non sono passato dalle forche caudine dell'adesione al movimento …e forse per questo ho dovuto perdere una gran quantità di tempo per informarmi a dovere, ma il fatto di non essere un dissidente non è un discriminante: come si può non avere interesse per le forze politiche presenti nel proprio paese e non partecipare (per chi vuole farlo) alle dinamiche che ne scaturiscono? E' l'unica cosa che abbiamo concretamente il potere di fare come cittadini… informarsi, valutare e poi scegliere. Chi desidera aggiunge anche la partecipazione.

    Nel caso specifico il M5S rappresenta per sua stessa ammissione la volontà di sovvertire l'attuale sistema partitico e la stessa concezione del ruolo della democrazia rappresentativa che viene considerata ormai esaurita nella sua funzione.
    Il tutto è stato trasmesso attraverso la scelta di un linguaggio aggressivo come segno distintivo: "vaffanculo" era la parola d'ordine. Il suo secondo fondatore ha occultato il suo ruolo per due anni e mezzo, il suo capo politico, più carismatico di qualsiasi altro leader politico, si definisce non-leader, cosa per me che profondamente allarmante perchè ritengo il dibattito politico l'elemento fondante di una struttura democratica …non accettava il confronto, non rilasciava interviste.
    Non riesco neppure a pensare di non interessarmi a questo fenomeno così inedito e così dissonante dalle esperienze avute fino ad oggi.
    Per quanto mi riguarda, pur essendo un "esterno", mi sento più coinvolto ora di un paio di anni fa, e i fatti degli ultimi mesi sono stati una costante conferma dei timori che si potevano ipotizzare.
    A leggere la storia del 900 non si può non riconoscere che siamo disposti a credere in qualsiasi soggetto in grado di urlare la sua rabbia più forte degli altri. In Germania Hitler fu eletto con il consenso del 90% dei tedeschi (faccio riferimento solo al fenomeno sociale)… questo significa che io (non gli altri, proprio io) avrei avuto 9 probabilità su dieci di essere tra i suoi elettori …e sin da ragazzo mi sono sempre chiesto cosa avrei potuto fare per evitarlo. Non c'è una garanzia come risposta, ma c'è una risposta per la propria coscienza, che è quella di aprire la mente (che comunque resterà sempre troppo chiusa), informarsi, poi informarsi, e infine operare una valutazione.
    Non si ha nessuna garanzia di fare la scelta migliore ma, come ho detto, è una questione che riguarda solo la tua coscienza …l'aver fatto il possibile.
    E' un meccanismo che ben raccontava Albert Camus con il suo "l'importante è far bene il proprio dovere", perchè questa "tensione" (non è molto di più) è una dinamica che se applicata nella massa della popolazione, rende le scelte di quella collettività "tendenzialmente" migliori.
    E va da sè che la partecipazione diventa parte integrante di questo meccanismo, il confrontarsi e diffondere all'interno della comunità le tue opinione, è parte de motore di questo processo.
    Alcuni dei limiti del M5S così come è ora sono di interesse determinante per una valutazione.
    La democrazia interna di una grossa forza politica, la gestione non solo del dissenso, ma del più basilare confronto interno, non possono non interessare qualsiasi cittadino. Descrivono l'identità e la sostanza di un movimento che un domani potrebbe governare il nostro paese, potrebbe governare la mia vita, ed è naturalmente indispensabile valutarne le sue dinamiche.
    E se queste dinamiche le valuto (perchè le devo valutare) nocive, non posso che attivarmi per ostacolarle.

  4. Berti non è un "infame", "traditore" e nemmeno un paraculato paracadutato a Roma
    Il "grillista" dovrebbe leggere e …comprendere.

  5. Massimo rispetto per la tua scelta in ogni caso, se hai deciso di dimetterti e non restare nel gruppo misto. Sarebbe però più utile al movimento, che immagino ti stia a cuore se sei rimasto per un anno consigliere 5s, se tu volessi dichiarare esattamente che cosa intendi per manicomio e quali sono le ragioni che ti hanno portato a questa condizione. Perchè credo ci sia dell'altro oltre al caso Gambaro, che è stata comunque espulsa per volere della maggioranza dei gruppi parlamentari e degli iscritti al blog. Non per volere di Grillo, anche se questa è la versione che stanno facendo passare. Magari se tu ti confrontassi apertamente e pubblicamente, potrebbe giovare sia a te che al m5s. Se invece lo hai già fatto e sono io che non sono informata, come non detto. Ciao.

  6. Farò la conferenza per la stampa locale settimana prossima dopo aver raccontato le ragioni al mio gruppo,che non ne è proprio a digiuno. Come vedi però,mi tolgo di mezzo,non vado al gruppo misto,cosi sarò + libero di esprimere le mie opinioni senza avere l'onta dell'epurazione per dissenso conclamato.Il manicomio è un luogo dove la ragione,per estensione,viene messa un pò nell'angolo,potrei anche scrivere un libro su questi 5 anni di
    tentativi di capire,ma lo so,non sono bravo,non lo leggerebbe nessuno…Elisabetta,se tu sei carica,continua,e fai bene,fra un po ne riparleremo ok ??

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