IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
QUASI MEZZO SECOLO
Sembra incredibile,faccio fatica a credere che fra 3 giorni
completerò il primo mezzo secolo di storia da vivente su questa terra… 50 anni…sembrano un’infinità,ma dentro questo corpo
batte lo spirito dell’adolescente che vuole diventare grande,batte
il cuore del bambino che vuole lottare e giocare…Quante cose belle
e tristi passate da quel lontano 16 luglio 1963 quando nelle case
dell’On,Dell’Acqua,all’epoca proprietà Arini,vidi la luce dopo
9 mesi in quella pancia della sciura Ivana,la mia mamma,che
con l’assistenza della levatrice Gabriella mi posarono sul tavolo
e mi pulirono con cura (di questo non ne sono sicuro,ma mi fido).
16 anni e mezzo passati in quel cortile che ora ritengo bellissimo,
ma lo ritenevo anche allora,anche se invidiavo i compagni che
vivevano nei palazzi nuovi…Da li sono diventato grande la prima volta,scegliendo da quell’epoca di lavorare con babbo anzichè
studiare,volevo fortemente stare con gli adulti,comportarmi da
adulto,ho avuto la fortuna di girare l’Italia per tanti anni,scoprendo
luoghi sconosciuti a nord e a sud,bella e sofferta esperienza…
Poi il militare,altra esperienza agrodolce fino ad arrivare al quarto di secolo dove sono successe 2 belle cose: mi sono diplomato
come assistente alle comunità infantili e ho deciso di sposarmi
con quella santa donna di mia moglie Rosa,che da un quarto di secolo mi sopporta e mi ha regalato 3 perle viventi,altissime
purissime,bellissime…Se non poteva bastare tutto ciò,fare il
giocattolaio,l’educatore(per poco) e il mobiliere è stato bello,
ora con questa crisi chissà come finirà,ma non mi fascio la testa,
5 anni fa infine è arrivato un pc,ha stravolto tutto,ho conosciuto
un vecchio ricciolone di Genova e mi sono iscritto a Facebook,
ho ritrovato amici d’infanzia e di giovinezza,ho contribuito a costruire un gruppo a 5 stelle,a far rivivere allo stadio la maglia
lilla, e diciamo a 50 anni,ho scoperto quanta ipocrisia esiste
sia nella politica che nello sport,ma non mi fanno paura queste
cose,perchè quando hai ancora voglia di lottare,tutto si può fare.
Voglio ringraziare tutti quelli che apprezzano il mio impegno,
quelli che amano dialogare e confrontarsi,quelli che non antepongono il ruolo alla persona..Insomma,mi sento un 50enne
originale,fortunatamente giovanile e spero di rimanere tale
tanti anni ancora,quanti non saprei,mi auguro,fra dieci anni,di essere qui a raccontarvi ancora la stessa cosa (ma lo sappiamo:
la natura ci porterà ad appassire,speriamo nel miglior modo possibile)