IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
NON TI INVIDIO SIGNOR SINDACO
C’è chi fa politica per interessi, chi per passione, chi per l’uno e l’altro motivo… Io mi ci sono catapultato dentro con incoscienza, con l’innocenza di un bambino, con l’intenzione di fare bene, soprattutto per la mia città,ma a distanza di tempo mi rendo conto che le difficoltà reali, vanno ben oltre i sogni di voler cambiare qualcosa…E’ passato un anno e mezzo da quel giorno in cui abbiamo portato sul palco per un dibattito pubblico in piazza i candidati sindaco Vitali (uscente) e Centinaio, divenuto poi il nostro sindaco. Un anno e mezzo e sembra quasi un secolo, credo questo sia il peggior periodo degli ultimi 40 anni, la politica nazionale strangola i comuni con le sue pazzie isteriche, con quella
falsa contrapposizione destra-sinistra falsa nei modi e nei contenuti.
Penso spesso se fossi stato io il Pizzarotti di Legnano… No, avrei ceduto, amministrare una città come la nostra, sarebbe stato troppo per la mia fragilità emotiva, avrei dovuto mediare col mio gruppo nomine e incarichi, no, ci vuole un coraggio diverso dal mio, ci vuole un gruppo di belle persone e competenti per amministrare per 5 anni una città, io non potrò mai fare il sindaco disponibile 10/12 ore al giorno per risolvere i problemi di tutti…Ricordo quel giorno sul palco, quando dopo un’ora abbondante di rodeo, il futuro sindaco mi chiese di chiudere, non ce la faceva più, fisicamente era sfinito anche dalla campagna elettorale che sembrava infinita… I Rom, i parcheggi dell’ospedale, amga, il bilancio, il caro mensa, i nuovi poveri emergenti, le rogne interne alla maggioranza, il prurito della nuova minoranza, la burocrazia, gli uffici e i dirigenti, il palio, lo sport, la cultura, la crisi economica, il centro per l’impiego che non impiega più nessuno, la Tosi, il cemento che per fortuna si è fermato da solo, i rapporti coi comuni limitrofi, l’alto milanese con la prospettiva del mostro ‘città metropolitana’, l’ikea, la elcon… Mamma mia, quante rogne ho dimenticato, non ultima delle cattive impressioni raccontatemi da diversi dipendenti comunali…Caro sindaco, non so se sia normale che al 5 ottobre non si sia ancora approvato il bilancio preventivo 2013, so che la legge continua a prorogare e so che il tuo vice non dorme la notte perchè ogni giorno si aggiunge un problema. So che la gente in genere, non è mai contenta di nulla, taluni problemi si possono risolvere in maniera seria e con mezzi preposti, ma spesso, per opportunità, attraverso la politica, si perdono un sacco di risorse e di tempo in discussioni futili, talvolta inutili,che al cittadino non portano alcun vantaggio. Mi piace stare li dove sono, perchè questa esperienza ti fa capire e ti fa vedere qualcosa di impensabile, ti fa capire che la ragnatela che parte da Roma, da poco scampo alla tua libertà: farei un fantoccio nei giardini del parco Falcone – Borsellino e lo intitolerei PATTO DI STABILITA’, cosi che tutti i miei concittadini possano sfogarsi lanciandogli delle pietre per lacerarlo, per distruggerlo. Cosa guadagniamo noi da questo patto?E’ dura,la lotta è dura,dal comune, dal sindaco si pretendono sempre risposte e soluzioni e invece il sindaco per far quadrare i conti deve solo fare l’esattore,che brutta roba. Chiunque critichi strumentalmente un sindaco onesto e presente, pensi prima ad un’idea di Città condivisibile, conti fino a 50 e poi spari la critica o apra la polemica. Sarebbe curioso sapere cosa sarebbe successo di diverso con la riconferma di Vitali, io in consiglio ci sarei stato lo stesso, ma la domanda è: avrebbero fatto di meglio ?? Se ci fossi stato io al loro posto, avrei fatto degli errori da cittadino fuori dagli schemi della politica inciucista, avrei tentato di usare il buon senso come metodo, ma lo so, il buon senso non basta, è un mondo difficile, complicato, a volte inquietante, sicuramente imbrigliato da uno stato alla deriva, senza idee, senza futuro, dove il teatrino incanta ancora mentre la realtà svanisce sempre più. Buon futuro a tutti.