IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
OLTRE IL PO…FORZA RAGAZZI !!
Oggi,voglio raccontarvi una storia diversa dalla sconfitta
casalinga subita dal Legnano in casa al rientro al ‘Mari’,oggi
voglio raccontarvi il bello ed il brutto di un rientro nello stadio,
quello stadio che da oltre 90 anni regala emozioni sportive dal
cuore lilla,ma regala emozioni anche per il palio cittadino,ha
regalato emozioni anche nel football americano…
Ho voluto mettere in evidenza nella foto 3 grandi protagonisti
lilla dei tempi passati: Belletta,Rovellini e Capra che
mostrano la tessera dell’abbonamento ‘Cento anch’io’ come
segno di fedeltà alla storia sportiva,all’attualità sportiva.
Avevamo tutti voglia di tornare al Mari,sapevamo che lo
scontro al vertice sarebbe stata una super sfida,è andata male,
pazienza,loro erano più forti,lo hanno dimostrato sul campo,
i nostri ragazzi,forse tesi anche da un pubblico importante,(almeno
700 spettatori sotto la tribuna coperta) non ce l’hanno fatta nemmeno a portare a casa il pari,ma lo sappiamo,non è persa
la guerra,solo una battaglia…Bellissimo vedere la tribuna gremita,
bellissimo vedere l’impegno di tanti genitori che danno una
mano,bellissimo vedere quasi 200 ragazzi con la tuta del
Legnano 1913,che hanno fatto il tifo,che ci hanno sperato fino alla fine…Bruttissimo invece vedere e ascoltare le provocazioni
sulle gradinate,il tifo e gli sfottò ci devono stare,le ingiurie NO,
le provocazioni pericolose NO,mi oppongo a forme di tifo
eccessivo che provochino odio incontrollato.Apprezzo i
ragazzi che tentano di coinvolgere il pubblico nell’incoraggiamento,
detesto chi va oltre le righe della decenza,ma,come dicono
in molti,NON SIAMO IN CHIESA…
Però non ci devono essere scuse: lo sport non nasce per creare
violenza gratuita,e i più grandi devono insegnare ai più piccoli,
che si può anche perdere con dignità,si possono fare degli
errori,ma non si deve giustificare la violenza per le scelte sbagliate
dell’arbitro oppure con le provocazioni tra tifosi e calciatori,
tra calciatori e calciatori,tra dirigenti e pubblico….No,questo
non mi piace,è il lato oscuro di una cosa bellissima come lo sport.
Diamoci una mano tutti a far crescere una squadra rinata dalle ceneri di un fallimento,che vuole essere diversa,ma per essere
diversa,non bisogna scimmiottare il peggio,semmai,prendiamo
ad esempio l’insegnamento decoubertiniano…
Continuiamo a seguire il Legnano,i ragazzi hanno bisogno del nostro calore e della nostra presenza,col cuore si superano
anche i limiti tecnici.
Come spesso urla la signora De Bianchi in tribuna:
DAI RAGAZZI,DAI CHE CE LA FACCIAMO…