IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
UNA TIRATA D’ORECCHIE AGLI AMICI SENATORI
Amici senatori espulsi o fuoriusciti per solidarietà dal m5s, questa
settimana, mi aspettavo, finalmente, la nascita del nuovo gruppo
al Senato, per aprire la strada successivamente anche alla Camera
e a cascata sul territorio del nuovo soggetto politico, diciamo
semplicemente un m5s senza i padroni…Non sono arrabbiato con
voi, perchè conosco le debolezze umane, e di fronte al motto:
‘l’unione fa la forza’, poniamo sempre i distinguo personali, e
quando i ‘distinguo personali’ diventano pietre miliari anzichè
sassolini, diventa tutto più difficile, anzi oserei dire impossibile.
Nei fine settimana scorsi ho partecipato, una volta a Roma e una
volta a Bologna a 2 incontri interessanti con DiM e UVT, ma la
lettura dei progetti mi sembra sulla carta bellissima, nella realtà,
le ruggini personali, riescono a mettere in secondo piano la
sostanza e cioè quella di capire che per fare un gruppo politico
serve coesione sugli intenti, un progetto condiviso in toto, e la
capacità di fare comunicazione (oltre ad avere un minimo di mezzi
per incominciare). Dunque la mia proposta è stata ‘partiamo dai
senatori e onorevoli della Repubblica’, ma, a quanto pare, metterli d’accordo tutti (parliamo di una dozzina di persone, mica mille)
sembra impossibile e questo mi da un certo dispiacere.
Però so quanto è difficile, apprezzo lo sforzo di chi come Bocchino e Campanella hanno messo in piedi ITALIA LAVORI IN CORSO,
ma ho apprezzato anche il tentativo di Democrazia in Movimento
con artefice Tavolazzi da Ferrara oppure UNO VALE TANTO
con la corsara Salsi da Bologna…Lungo la penisola, isole comprese
ci sono altre decine di piccoli gruppi di gente per bene, ma questo
non basta, l’obiettivo dell’unità degli intenti deve essere la mossa
principale prima di partire, se vogliamo che questo ‘lavoro’ divenga
un ‘successo’, altrimenti, veramente, non ne vale assolutamente la pena partire. Il ruolo dei miei amici senatori è fondamentale, ricordino senatori e senatrici, che hanno la fortuna e non il merito
di sedere in parlamento, quindi, l’occasione è ghiottissima e
irripetibile per diventare trascinatori di un progetto vero fatto per
tutti i cittadini italiani. Voi, fuoriusciti dal m5s, siete le teste migliori, per questo mi fido di voi, ma se portate a casa il nulla di
fatto come i vostri colleghi talebani, purtroppo la Vs intelligenza
verrà sprecata nel vuoto, e la speranza di una ‘politica migliore’
si perderà ancora nei meandri del futuro incerto…
Pensateci cari, siamo in tanti sul territorio ad attendere una
start up da parte vostra, se saremo intelligenti un po tutti faremo
grandi cose, se prevarranno le piume del pavone, ok, ho capito
tutto, mi impegnerò nella mia città, e per il resto vada come
deve andare…
Dai raga, non è difficilissimo, faticoso certamente, è anche un
bell’esercizio di socialità, i risultati si ottengono con tanto allenamento, mica con l’improvvisazione…
ohhhh yesssss
Io ero a Roma, al Fusolab, domenica 8 giugno, e lì ho cercato di proporre un approccio ben diverso da quello comunemente proposto (che è ben espresso nel post di avvio di questa discussione).
Bisogna smettere di perdere tempo ed energie a cercare di coordinare, di mettere insieme uno schieramento, di organizzare una struttura, un 'partito'. L'organizzazione, il movimento, il partito suscita perplessità e diffidenza nella gente ed è un ostacolo alla creazione di una 'massa critica' in grado di CAMBIARE IL SISTEMA.
Per raccogliere interesse nei cittadini (e consenso) bisogna mettere 'sul mercato' un PROGETTO di nuovo funzionamento della gestione della cosa pubblica, non un elenco di brave persone che promettono di comportarsi bene.
Senza un PROGETTO e senza un PIFFERAIO, tutti gli sforzi sono destinati a scadere in ripetuta pantomima.