NON C’E’ LIMITE AL PEGGIO

Ieri sera ho assistito a buona parte del Consiglio Comunale di Busto Arsizio… Arrivato alle 21.30, ho ascoltato per 15 minuti  un dibattito sull’acqua con votazione finale e nelle successive 2 ore

un infinito dibattito sull’approvazione di un regolamento in cui è saltato fuori un emendamento di un consigliere dove si voleva aggiungere le paroline “…delle nostre radici giudaico-cristiane”.

Non vi dico cosa sono state le due ore successive: una serie di interventi, di distinguo, di accordi presi in commissione poi sconfessati, gente che si alza, esce ,torna a posto, il presidente del consiglio in totale confusione, l’aula che nell’ordine dei lavori interviene + volte…Un vero e proprio manicomio consiliare…

Pensavo fosse solo il nostro Ferrazzano un casinista, con tutto

il bene che gli posso volere. Il vecchio presidente Paolo Campiglio

meritava la medaglia d’oro a confronto, e rispetto a quello di Busto,

medaglia d’oro + benemerenza civica…

Ora, cerchiamo di capirci: il presidente del Consiglio Comunale,

a tutti gli effetti è uno stipendiato a tempo pieno, non si può permettere di non sapere a memoria lo statuto del C C e del comune, il quale viene consegnato a inizio mandato a tutti i consiglieri. Perciò cari Ferrazzano  e pres del CC di Busto, o vi imparate questi 2 testi a memoria e ripassate la lezioncina ogni inizio seduta, o lasciate l’incarico ad un volenteroso collega che si

prenda la briga di gestire un aula senza far venire il latte alle

ginocchia ai cittadini che seguono i lavori.

Più chiaro di cosi si muore.

Chiederei x la faccenda legnanese, che Paolo Campiglio tenga

dei corsi per aspiranti Presidenti del Consiglio Comunale.