COSA SARA’ LEGNANO FUTURA

Bene, la vita è futuro, è presente, è stato il passato, per Legnano e per qualsiasi luogo del mondo…Quel disegno raffigurato qui sopra è un regalo che mi ha fatto Adriano, un concittadino che conosco poco, ma penso apprezzi l’idea di questa Legnano Futura, e allora lo userò provvisoriamente per parlare di un progetto x noi legnanesi, capaci di condividere delle buone idee x lo sviluppo e la sopravvivenza del nostro territorio. Legnano Futura, non è una proprietà privata del Berti, è solo un punto di partenza per fare gruppo, un punto di partenza per distinguere la politica del populismo da quella sana delle idee sostenibili, realizzabili, con un pizzico di sogno ed incoscienza, senza sogni, senza competenze, senza mezzi, non si costruirà mai nulla.

Non so quando mi depurerò dal passato di candidato sindaco e consigliere del M5S, ma come tutte le cose, prima o poi, me ne sarò dimenticato in maniera naturale, perchè questa non sarà altro che la continuazione del lavoro iniziato nell’istituzione e che continueremo assieme nei prossimi anni, dentro e fuori Palazzo Malinverni. Non serve dichiararsi di destra o di sinistra, lavorare con Legnano Futura, vorrà dire : impegnarsi per la Città, che è tua e di tutti i legnanesi e di tutte le persone che vi transitano per piacere o per lavoro, o per caso… Legnano dovrà diventare qualcosa di diverso da quello che è stato in passato: non sarà più un borgo agricolo e non sarà più il regno delle tute blu, non sarà una fabbrica estesa, e nemmeno un centro commerciale unico… Abbiamo un territorio di 18 kmq scarsi e alcune possibilità da sviluppare, abbiamo treni, autostrada, aeroporto dietro l’angolo, scuole, università sul confine… Bisogna sognare in grande, noi legnanesi dobbiamo sognare in grande. Mentre impazzano le follie sugli appalti ‘truccati’ di EXPO2015, NOI dobbiamo fare il tifo perchè si arrivi al primo maggio 2015 con tutti i 147 paesi partecipanti presenti, NOI dobbiamo esserci la in quell’area di più di un milione di metri quadrati, perchè da li potremmo attingere IDEE, da li potrebbe nascere un futuro radioso per tutti noi. Nessuno sa ancora di preciso cosa ci riserverà il futuro di Expo, ma sarà certamente un occasione unica per noi che stiamo qui a 20 km di distanza, perdere l’occasione sarebbe addirittura da BABBEI. L’ho già scritto in altri post: Legnano cambierà come cambieranno la destinazione dell’area della ex Franco Tosi e della Manifattura di Legnano, io faccio questa scommessa e se vivrò per altri 30 anni mi piacerebbe commentarla con le nuove generazioni… Quei 350 mila metri quadrati dovranno diventare un esempio europeo di recupero della migliore archeologia industriale, integrato con una stupenda magia del divertimento e benessere a 360 gradi, si tratterà ‘solo’ di trovare un pool di investitori in house o anche no, capaci di intravvedere la Legnano che dall’anno 2020 in poi diventerà famosa come Disneyland Paris, la Città nella città, l’unica al mondo dove entrare con un treno direttamente… Quante risate vi fate ora, quante ve ne farete in futuro quando il progetto si realizzerà : torneranno a lavorare in quell’area 3mila persone, arriveranno da tutta Italia e dall’estero centinaia di migliaia di turisti… Le grandi città sono nate cosi, mica vendendo mutande e gelati per le vie del centro… A quel punto, il tram elettrico che girerà per la città non sarà solo uno, Legnano diventerà imprenditrice di se stessa, e se a collaborare a questo progetto ci saranno arabi o cinesi o americani o africani o australiani, non mi importa nulla, purchè si faccia e Legnano rimanga una GRANDE città almeno fino al 4° millennio.

One comment

  1. Legnano (e… tutto l’Alto Milanese) non hanno tradizioni marinare… però nel dopo guerra sono stati terra di conquista da parte di gente operosa, industriali, lombardi, terroni, veneti, che volevano realizzare i propri sogni ipotecando il proprio futuro… a conti fatti in 2 o 3 generazioni molto è stato fatto e tante cose si sono realizzate.
    …ma cosa è accaduto negli ultimi 20 anni ??? …senza entrare in troppi dettagli… siamo stati invasi dalla globalizzazione, dai cinesi, da sciacalli travestiti da politici… l’alto milanese è stato depredato!!! Se qualcuno ha qualche dubbio si faccia un giro sul Sempione tra Busto, Castellanza e Legnano e conti le saracinesche chiuse…
    Vogliamo andare alla deriva o ri-conquistare quello che ci apparteneva?
    Vogliamo dare un futuro e qualche sogno a chi verrà dopo di noi?
    Auspico un forte “vento in poppa” a tutti i ri-conquistadores dell’Alto Milanese.
    Riporto una citazione di Ignazio Silone che in questo momento trovo quanto mai attuale:
    “…i grandi mutamenti della storia sono stati sempre compiuti in mezzo ai disastri, sono stati sempre opera di uomini affamati, di uomini senza, casa, di uomini senza scarpe; nessun grande avvenimento storico è stato opera di un popolo felice, d’un popolo soddisfatto, contento di se stesso…”

    Adriano Garbo Vettriano

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