ANCHE I DEMOCRISTIANI HANNO UN’ANIMA

Prendo spunto da una notizia di cronaca molto curiosa:

http://www.legnanonews.com/news/1/42883/

se non l’avete ancora letta, leggetevela, poichè in un mondo dove si parla spesso e volentieri di morte, di disonesti truffaldini, di politici corrotti, questa è una notizia che più spesso vorremmo leggere.

Questo signore, trapassato diversi mesi fa, non avendo eredi, decide di lasciare tutto al comune che ha amato, la nostra Legnano, e non robetta da poco, denaro e beni immobili… E.C. le sue iniziali, e se tanto mi da tanto, sapendo che è stato eletto nel ’51 nella giunta di Anacleto Tenconi che ha governato la città x 2 lustri, non può essere che un E. Crespi o un E. Capone (dal libro di G.Vecchio e G.Borsa: Legnano 1945-2000 il tempo delle trasformazioni)

Ma la cosa + bella è che, si vocifera, la sua casa sia una vera fonte di documenti e materiale inerente al suo amore per la città, non vedo l’ora di ‘scoprirne il tesoro’. Fossero confermate le fonti patrimoniali, bello sarebbe dedicargli la fontana delle 8 contrade nei pressi del Parco Castello, con un’ integrazione e abbellimento della stessa… Quante volte abbiamo parlato di democristiani ladri ? (generalizzando come sempre col binomio politico = disonesto). Questo è un caso contrario, un uomo che ‘restituisce tutto alla comunità che ha amato’, il gesto è meraviglioso…Ho letto il libro scritto dalla Bigatti e dal nipote di Tenconi Una vita per la città, e se questo consigliere- assessore  aveva la stessa vivacità e passione del suo sindaco, ci credo sia finita la storia cosi. Se siete dei curiosoni, leggetevi questo libro,una storia bellissima e documentata degli anni successivi alla seconda guerra mondiale, un mix di politica locale e di grande voglia di regalare a Legnanoun ‘nuovo corso’…Sono gli anni in cui ci si riorganizza col palio delle contrade, dove si istituisce il nuovo piano regolatore cittadino, si copre piazza Carroccio, si asfaltano strade,si combatte x evitare di chiudere grandi cotonifici…Insomma un periodo d’oro, dove far politica doveva essere bellissimo, dove gli attori erano un filino diversi da quelli attuali. Grazie allora Ernesto o Ettore o Edoardo o Efrem, il nome lo scopriremo vivendo, anche tu hai speso una vita per la città, assieme al tuo sindaco, ti ringrazio a nome di tutti i miei concittadini…

Grazie quindi ad Elia Crespi, nei prossimi giorni cercherò nell’archivio comunale qualcosa sul suo operato