IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
LEGNANO ANNO 1815
Quando sento utilizzare la nostalgia per sottolineare dei miti mai esistiti, oppure per dare sostegno al detto: ‘si stava meglio quando si stava peggio’, per non dire ‘quando c’era lui’…, ecco, tutto ciò mi fa venire il fottone per un motivo semplicissimo: noi non c’eravamo e non possiamo sapere, se non per sentito dire. Vorrei sapere quanti legnanesi conoscono un po, a grandi linee, lo sviluppo di questo borgo, divenuto città solo 90 anni fa… Ho intitolato il post, di proposito, tirando indietro il calendario di 200 anni, per cercare di capire intanto cosa c’era a Legnano: poco più di 3000 abitanti, sparsi nelle varie cascine e nei borghi del centro e di Legnanello sulle rive dell’Olona, agricoltura e piccole attività per sopravvivere, non c’era nè Franco Tosi, nè Cantoni, nè Dell’Acqua, nè De Angeli Frua, e nemmeno la Manifattura… Non c’era nè l’acquedotto nè il gas di città, per riscaldarsi c’era il camino, niente auto nè macchine fotografiche, la tv sarebbe arrivata 140 anni dopo, la natura scandiva il tempo, l’odore dei cavalli era quello più caratteristico… Da poco avevamo il cimitero in corso Magenta dove ora ci sono le medie Bonvesin, non avevamo alcun monumento, nemmeno la stazione del treno e men che meno il tram. C’era la Barbara Melzi sulla strada del Sempione , l’ospizio dei vecchi di sant’Erasmo, la chiesa della Madonnina, la Madonna delle Grazie, San Magno e Sant’Ambrogio le chiese campestri di Ponzella, san Bernardino, san Martino, la cascina Mazzafame e la Canazza…Non c’era asfalto e illuminazione pubblica, per andare dalla Canazza a Mazzafame a piedi era come fare una gita a Milano… Poi sono arrivati gli industriali paternalisti che hanno fatto di tutto, nell’ultimo quarto dell’800, sono nate le macchine a vapore, la macchina fotografica, è arrivato il treno, il tram, Legnano stava diventando come tanti altri borghi una vera CITTA’. Si è fatto di tutto nella città del Carroccio, a metà strada del nostro viaggio nel passato, abbiamo acquisito entro il 1915 tre grandi nuove chiese, un nuovo cimitero, un acquedotto comunale, le strade, tante strade per sviluppare le attività e case, tante case, Legnano all’alba della Grande guerra contava + di 27mila abitanti… Lavoro, lavoro , lavoro, si lavorava come i cinesi, 12 ore al giorno, lotte sindacali per migliorare la qualità della vita, il nuovo Palazzo comunale del 1909 sanciva il salto di qualità, col Monumento poi, piaceva bullarsi come la città che con altri comuni ha cacciato lo straniero ( ma nel 1176, a Legnano c’erano 1000 anime ???). Grandi aziende ci hanno illuso di essere immortali, è arrivato il boom economico, auto, inquinamento, cemento, ma chissenefrega, è arrivato il benessere, le vacanze. la tv, l’asfalto, il telefono, le scuole per tutti e un sacco di altre cose, finchè senza accorgercene è arrivato anche il declino, si, il declino è già iniziato 60 anni fa, le tessiture hanno cominciato a scomparire, e i palazzi hanno invaso ovunque i 18 kmq che compongono la città, una città con oltre 150 chilometri di strade e marciapiedi… Ed il declino è inesorabile, tutte le grandi aziende sono capitolate in varie maniere, ce n’è rimasta una, che non è più una grande azienda, ma la si vorrebbe credere perchè è stata la più grande e anche l’ultima, quella che più di tutte ha portato il nome di Legnano nel mondo. 2015, non è solo l’anno di EXPO, ma è l’anno, sono gli anni per capire cosa vogliamo fare da grandi, per capire che futuro avremo nel 21° secolo… Come vi immaginate Legnano nel 2050, solo fra 35 anni ? E nel 2080 ?? Sembra lontano, ma è vicinissimo, io difficilmente ci sarò, molti di voi che leggete non ci saranno, ma i nostri figli e nipoti si, e non possiamo sempre delegare ‘altri’ per decidere che destino regalare alla nostra Città…
Continuiamo a pensarci, il passato ci aiuterà con l’esperienza, mai coi rimpianti, mettiamocelo in testa, quello che è stato è bello riguardarlo, ma non ci porta nulla per il futuro, un futuro ora molto denso di nubi bianche e intense… Dai , continueremo ad essere un grande centro, ma fuori le idee perbacco !!!