IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
L’ORATORIO DI SAN DOMENICO
Estate 1973, sono gli ultimi giorni di vita del vecchio Oratorio dedicato a sant’Alberto, ma per tutti, il vecchio Oratorio di san Domenico, situato nella stessa area dell’attuale, tra le vie Cavour e Mazzini… Con questo post cercherò di rivivere la mia infanzia attraverso alcune immagini e magari aggiungendoci aneddoti o ricordi personali, per quello che possono valere ricordi di un bambino. Innanzitutto ricordo ai giovanotti di 20-30 anni che l’oratorio misto maschi + femmine è roba da anni 80, quando con colpevole ritardo anche i più ‘paolotti’ hanno accettato l’idea di una comunità in cui ‘esistono’ i due sessi, era cosi anche alle elementari delle vicine ‘Mazzini’, classi miste solo verso la fine degli anni ’60.
Ma passiamo un po ai ricordi: per accedere al vecchio oratorio, si entrava dalla via Cavour, una via che da una parte era di proprietà completa dei Bernocchi (da cso Garibaldi a via Roma) mentre dal lato opposto c’erano una fila di cortili a case basse, i miei ricordi da 52 enne non hanno visto cosa c’era prima dei 2 palazzi costruiti davanti alla via privata Bernocchi, ma il resto lo ricordo tutto…Nella foto sopra, siamo sul ballatoio interno e guardiamo verso ‘il cortile’ che diventerà anche il periodico x anni ed anni di informazione dell’oratorio stesso: in primo piano il locale della ‘cappella’ e più avanti , contiguo, la sala del cinema Aurora, con entrata dalla via Mazzini, chiuso nei primi anni 60 ed ‘acquistato’ dall’oratorio stesso. Quel che rimane del vecchio oratorio è la muraglia appunto del Cinema che divide il condominio al civico 3 di via Mazzini e 3 dei 5 tigli che delimitavano la linea laterale del campo da gioco in puro catrame antisismico. Era vietato cadere su quel campo e se cadevi, cavoli tuoi, il segno ti rimaneva per un po… Quindi, campo di calcio con porte di ferro e limiti laterali delineati da una parte dal muro della cappella/cinema e dall’altro da 5 tigli, altro che campetti in sintetico… Ma non c’era solo quello, esistevano altri spazi su terra battuta o su catrame dove far giocare un po tutti, e all’epoca, soprattutto la domenica, si era veramente in tanti a riempire quelli spazi…
( Interno Cappella e cinema teatro Aurora)
Quelli più vecchi di me ricordano questo oratorio come quello del don Carlo Riva e del don Romeo Maggioni, per me, giovanotto del ’63 è stato l’oratorio con don Vittorio Comi, arrivato nel ’70 a sostituire don Romeo promosso parroco alla nuova parrocchia dell’esagono di san Paolo (la dove c’era l’erba ora c’è…una cittàààà),
e don Vittorio fu proprio il coadiutore che visse con noi la trasformazione, il cambiamento, prima di lasciare il passo nel 1979 a don Franco Sanvito, per me un grandissimo, il prete della mia adolescenza, che in qualche modo ha segnato anche la mia crescita.
Chi ha la mia età ma anche quelli più vecchi, ricordano la campanella elettrica con cui la domenica si chiamavano a raccolta i bambini x la preghiera dopo il gioco, diciamo verso le 16, ci mettevano in fila sotto il nostro cartellino marchiato coi numeri romani da 1 a 8, infatti la prima media era la sesta, la seconda media era la settima e l’ottava erano i grandoni di terza media…
Ecco i luoghi dove si giocava, dove si faceva catechismo, in un fazzoletto di terreno, rivestito o di catrame o con terra battuta, na marea di polvere mangiata e quanti su e giù attraverso quella grotta in cemento che univa lo spazio principale da quelli ‘secondari’ acquisiti probabilmente col tempo da un don Albino Colombo che si renderà protagonista coi suoi parrocchiani nel rifacimento prima della scuola materna e oratorio femminile datato 1965 e poi con la costruzione del nuovo oratorio maschile ultimato tra il 1975 ed il 76, dove per un anno ci ho fatto anche la scuola media in attesa venisse ultimata la nuova media dedicata a Giovanni Strobino proprio di fronte all’oratorio, nel giardino di villa Bernocchi, scuola ora divenuta per l’infanzia da oramai 20 anni. I ragazzi del 63 fecero la prima media nelle aule del nuovo oratorio, quelli del 62 la seconda e quelli del ’61 nell’anno scolastico 74-75 fecero la terza. Non ho foto dell’aspetto esterno dell’oratorio, ricordo comunque che a sinistra c’era una villa con torretta, villa che faceva anche da sede della vecchia DC, dove ci si poteva entrare in maniera furtiva, faceva paura però tutto quel suo abbandono, in tanti chissà quali avventure ci hanno passato la dentro…Oratorio uguale luogo di aggregazione, gioco, raccolte di carta e rottami, preghiere ( che palle le preghiere e i vesperi e le catechiste con le loro palle…), da san Domenico sono usciti diversi nuovi preti, ricordo uno dei miei ‘delegati’ Roberto Rigo, più vecchiotti il don Franco Carnevali e il grande don Franco Agnesi, che ho scoperto in età adulta, anche se mi sono allontanato dalla chiesa, don Franco Agnesi direi numero uno, semplicemente un grande. San Domenico più recente anche fucina di preti che ci ripensano, dal già citato Franco Sanvito oggi nostro concittadino, a Fiorenzo Demolli, al don Mario Grimoldi, insomma, non ci facciamo mancare nulla, da san Domenico viene fuori anche uno dei miei ‘educatori’, il nipote di Guido Sutermeister chiamato dal padre Guido Sutermeister, e politicamente parlando, in quel cortile ci ha giocato anche l’onorevole Franco Monaco e volete sapere l’ultima ? Anche il sindaco Centinaio… Se qualcuno mi aiuta ad integrare i ricordi con i commenti in calce, vi ringrazio anticipatamente, se poi avete in giro qualche foto, diventerà patrimonio di tutti…
Don Romeo, in alto, dal 1963 al 70, in mezzo il mitico don Vittorio, ed in basso un giovane don Franco nel 1981 quando venne Branduardi all’oratorio femminile per una cena-concerto tutta per noi…