ANGELO BRANDUARDI, 40 ANNI DI MUSICA

Ho scritto oltre 500 post dal lontano 24 dicembre 2011 giorno in cui ho aperto il blog, ma mai e poi mai ho dedicato un articolo a colui che mi ha riscaldato sogni e pensieri dall’adolescenza in avanti: ANGELO BRANDUARDI un artista tutto particolare, scoperto musicalmente nell’anno 1979 anno in cui misteriosamente scoprii di avere i capelli riccioli, anno in cui scoprii COGLI LA PRIMA MELA, anno in cui fece capolino nella mia abitazione lo shampoo alla mela verde CAMPUS… L’accoppiata potrebbe far sorridere, invece è una storia vera: quel disegno dell’LP in vinile mi acchiappò cosi tanto che non potei più distaccarmene,avevo uno stereo nuovo appena ricevuto in regalo, quello stereo doveva regalarmi tante emozioni…

Poi essere adolescenti è il periodo più triste e meraviglioso nello stesso tempo, hai bisogno di sognare e sei nella tempesta delle frustrazioni, vorresti diventare grande subito ma sei ancora un bamboccio, insomma un turbine che solo la musica riesce a vincere e la Musica di Branduardi è quella che ha segnato in modo significativo la mia esistenza. Poi Brandu era quello della Fiera dell’est e della Pulce d’acqua, una garanzia, insomma era arrivato il momento di conoscerlo meglio e a fondo…Via allora a comperare i dischi precedenti: Alla fiera dell’est e La pulce d’acqua con dentro le 9 stampe che rappresentavano le 9 canzoni dell’album (da 25 anni quelle stampe divenute ‘quadretti incorniciati’ vi accolgono sulle scale della mia abitazione), poi trovai Branduardi 74 con facilità mentre per l’album del 75 La luna, niente da fare, non si trovava più in giro, ma l’anno successivo uscì Gulliver la luna ed altri disegni cosi colmai la mancanza, solo l’anno scorso (incredibile) sono riuscito ad ascoltare la versione originale di 40 anni fa, grazie all’amico Andrea il quale mi regalò una musicassetta a sua volta ereditata dallo zio proprio con l’album del 1975 (e chi non ha quella versione originale della RCA non ha un pezzo di storia veramente eccezionale..). Ma la mia storia col mio mito si è arricchita col tempo di ‘vera tangibilità’, il mio eroe ed eroe di alcuni miei amici, potevamo andarlo a trovare a casa sua nella vicina Cuggiono, a pochi chilometri da Legnano: ricordo i batticuore delle prime volte in cui ci presentavamo al cancello…Incredibile, ci ha accolto nella sua casa !!! Grandissima Luisa Zappa, una donna semplice, simpatica e accogliente, anche lei è un pezzo di Angelo Branduardi, lo è stata e lo è ancora…

E poi non è un caso della vita che il primo concerto coincidesse con la data esatta del mio 17° compleanno: La Carovana del Mediterraneo, si presenta a San Siro  il 16 luglio 1980, l’emozione è al massimo, difficile cancellare certi momenti dalla memoria… Ma io ed i miei amici dell’oratorio non siamo mai stati paghi di tanta ebbrezza e abbiamo rotto le palle ad Angelo finchè un  giorno ci promise di venire a cantare da noi, organizzammo una cena e alla fine si esibì con la sua chitarra, era il mese di luglio 1981 di li a due mesi sarebbe uscito l’album Branduardi 9.9.81 e lui in barba alle regole ci cantò 2 brani del nuovo disco in esclusiva, fu una serata memorabile, il sogno continuava, fantastico, con le ali dell’entusiasmo…

Dal 1980 in avanti, andare ad un concerto di Branduardi voleva dire andare a godere per una serata intera, un qualcosa paragonabile ad un orgasmo, una gioia infinita…Ma quanto sarebbe durato ? Dopo Cercando l’oro e le ballate di Yeats, qualcosa cambiò, il nostro eroe attraversò una crisi artistica ed Il ladro fu proprio il momento più buio, eravamo verso la fine degli anni ’80, a Busto Arsizio scoprii un concerto al Teatro Sociale, cavolo, pensai, che poca pubblicità c’era in giro per un artista cosi importante…Quella sera non eravamo + di 30 seduti in sala e tra questi anche la moglie Luisa e le figlie Sarah e Maddalena…Riuscii ad addormentarmi durante il concerto, ‘una palla infinita’, mi vergognai un po di questo, ma immaginatevi quanto di surreale ho vissuto quella sera e quanto di surreale abbiano vissuto Angelo e i musicisti con 30 persone che applaudono… Ma come in tutte le storie, il ‘momento basso’ si tocca e come un’araba fenice si risorge e da Pane e Rose in avanti fu un bel risorgere: Domenica e Lunedi e successivamente l’incontro con Giorgio Faletti diedero una ‘nuova vita’ all’ispirazione di Angelo, l’accoppiata è stata vincente, Angelone è tornato Grandissimo ! E col tempo ci siamo persi di vista per quanto riguarda le visite casalinghe, lui se n’è andato ad abitare verso il confine svizzero, nel varesotto, noi siamo diventati un po tutti grandi, Angelo ora ha 65 anni , io 52, mi basta tutto quello che ho vissuto, la musica non ha tempo, suscita sempre forti emozioni, bei ricordi, il mio mito ora lo vedo stanco, ci vedemmo a radio 1 a Lugano nel 2009 e già sei anni fa lo trovai ‘un po fuori’, poi lo scorso anno al Nazionale di Milano, un concerto non certo indimenticabile, il ‘folletto’ che ballava e saltava rimase seduto tutta la serata, la voce ed il violino che andavano un po qua e la, è triste vedere questo tramonto, Angelo lo voglio ricordare come ‘animale da palco’ coi suoi capelli ondeggianti, con quei ‘versi’ corporei che solo lui sapeva fare e che ogni tanto tento di imitare privatamente o in pubblico…