TEATRO TIRINNANZI LEGNANO

E dai, e dai, e dai, arriverà anche sto benedetto 2016, anno della riapertura del cinema teatro LEGNANO dedicato per la circostanza a Talisio Tirinnanzi la cui famiglia ha destinato tanti soldi per il salvataggio e la ristrutturazione della sala, un piccolo gioiellino, ma, questo piccolo gioiellino, prepariamoci, diventerà una fonte di problemi, e le opinioni che ho ascoltato informalmente sono tutte concordi: o interviene qualcuno cacciando moneta annualmente ( e tanta) o il Teatro è destinato a fallire. Le motivazioni sono tante, le più salienti sono la capienza della sala (600 posti), la logistica del teatro per quanto riguarda il retro x le scene è a dir poco deficitaria se non tragicomica (dal retro fa fatica ad entrare nel portone un piccolo furgone). A chi andrà poi l’onere o l’onore di tenere in piedi la baracca in maniera autonoma ? I dubbi sulle dimissioni della ex assessora Raimondi, partono da qui, ma potrebbero essere solo illazioni, fatto sta che il rischio di trovarsi col cerino in mano è forte, anzi fortissimo. O meglio, per parlare di soldoni: se il Comune, allunga centomila euro all’anno, qualcuno si trova x gestire i 365 giorni della stagione, senza di quelli ( o forse più) non si può mica pensare alle stagioni o utilizzi tipo ‘sala Ratti’, quel Teatro che dal 1929 domina piazza 4 novembre, dovrebbe divenire una eccellenza cittadina, la famiglia Tirinnanzi e la collettività hanno sborsato oltre 4 milioni di euro per averlo bello bello, ora potrà camminare con le proprie gambe o avrà bisogno ancora di una tetta per ciucciare ? Domandiamocelo anche quando in pompa magna cominceranno i proclami, io vorrei un teatro AUTONOMO, gestito da chi con i propri mezzi e le proprie capacità lo faccia funzionare senza chiedere ancora soldi pubblici, altrimenti, troppo facile fare cultura sempre con l’assistenza del ‘calderone’. Questa è la mia opinione, ora vediamo se ci sarà qualcuno che avrà idee più lungimiranti, l’importante comunque sarà camminare con la propria capacità imprenditoriale. C’è qualcuno che si offre ?