IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
DIO TI VEDE ANCHE SE NON C’E’ PIU’
La cappelletta del “Dio ti
vede” fu edificata ai principi del ‘900,
dai nipoti di tal Sebastiano Pozzi, che sulla vicinale che da Legnano conduce a Canegrate,
la notte del 24 novembre 1899, fu rapinato ed assassinato. Il Pozzi
era emigrato verso la metà del ‘800, in Argentina e qui aveva fatto una
discreta fortuna; alla fine, giudicando che il denaro che aveva accumulato, fosse più che sufficiente per
garantirgli una tranquilla vecchiaia,
preso dalla nostalgia della Patria, decise di far ritorno in Italia. Così una sera di fine novembre, al Circolo della
“Cooperativa Sociale Operai e Contadini” di Canegrate, incautamente, anche perché aveva alzato non
poco il gomito, si vantò del contenuto del suo portafoglio a fisarmonica, pieno
di biglietti da cento lire e degli altri che aveva nascosto in casa. Sta di
fatto che tornando a casa barcollante
per il vino ingurgitato, fu rapinato; evidentemente il Pozzi riconobbe
il suo aggressore, così questi, per non avere “grane” con la Giustizia lo
accoltellò ripetutamente. Il
povero Pozzi fu ritrovato la mattina successiva da un carrettiere di passaggio,
morto dissanguato. I nipoti
allora, soprattutto per “riconoscenza” del capitale inaspettatamente ereditato,
fecero erigere un cappelletta, sulla cui facciata fu, ad affresco, dipinto il
classico occhio di Dio all’interno
dell’altrettanto classico triangolo, sotto il triangolo fu scritto, rivolto allo sconosciuto
assassino “ Ricordati che Dio Ti vede”:
da allora la cappelletta e la vicinale sul cui margine questa fu costruita
rimasero conosciute come : “la strada del Dio ti vede”, la cappelletta del “Dio Ti vede” .
Questa è la storia riportata su uno scritto dell’avvocato Emanuele Valli, a sua volta raccontata da nonno De Martini.
Lo scritto non contrasta con quanto affermato sul libro di Giorgio D’Ilario “Immagini della vecchia Legnano”, anzi ne è complementare, il ‘”Dio ti vede” è scomparso da più di 40 anni ed il mistero si fa sempre più fitto sulle responsabilità di tale scomparsa…Ho come l’idea che c’entri ancora il vecchio sindaco Ing Luigi Accorsi…