IL PRIMO TRENO A VAPORE

Leggendo qua e la testi di storia locale, spesso ci si imbatte in date che vale la pena ricordare, mi piace immaginare il passato, mi piace fantasticare anche sul futuro, ma quello, non ha uno sfondo ben definito, mentre sul passato, qualche testimonianza, qualche immagine ce l’abbiamo già, e se non l’abbiamo, possiamo crearla verosimile… L’esempio è dato da questo post corredato da un video che ho messo in rete pochi giorni fa, pensando all’evoluzione del Treno, un amico amato da tutti, alle volte anche dai pendolari che si incazzano spesso per i suoi ritardi e i suoi affollamenti… Il treno, da bambini lo vedevamo uno strumento di trasporto bellissimo, chi non ha giocato con un trenino delle Lima o della Rivarossi ? Una delle prime linee nella penisola italica fu proprio la Milano Gallarate, poi diramatasi verso Domodossola, Luino e Varese, perchè ? Chi ha voluto tutto ciò ? Chiunque sia stato, era un genio, ci ha dato la possibilità di muoverci agevolmente, dopo oltre un secolo e mezzo abbiamo ancora questa importante linea, abbiamo perso il tram, ma era un po il suo destino dopo la rivoluzione industriale, e soprattutto dopo l’avvento del trasporto su gomma…

Sarebbe bellissimo avere qualche foto di quel primo viaggio da Milano, voglio immaginare la folla dei 6000 abitanti legnanesi dell’epoca che accalcava la stazione x vedere IL PROGRESSO che avanzava, che emozioni… Faceva certamente freddo, magari c’era anche una fastidiosa nebbiolina, vedere un treno, forse per l’epoca, era come vedere un astronave, un UFO…Questa strada ferrata in mezzo al verde, ai boschi che tange gli abitati dei paesi piccoli piccoli se pensiamo alle proporzioni d’oggi… Erano gli albori anche delle macchine fotografiche, chi ci potrà far scoprire quanto sia stato bello vedere il primo convoglio transitare a fianco della stazione, la cara vecchia stazione, diventata monumento cittadino, più vecchia delle chiese di san Domenico, santi Martiri e Redentore, più vecchia del monumento del Butti, della Tosi e della Cantoni… 

Il treno soprattutto nel XIX secolo era l’emblema del progresso, della ‘strada certa da seguire’, in Italia siamo arrivati ad avere + di 6000 kilometri di vie ferrate, ora è un po in ribasso, valgono solo le linee veloci e i collegamenti con le grandi città, il resto, molto declino, oramai le automobili ci hanno fatto dimenticare la bellezza di questo mezzo di trasporto, peccato, anche a Legnano ha comunque lasciato un segno indelebile ed ancora fortunatamente attuale, pur riconoscendo che…Non ci sono più i treni di una volta !

Un commento

  1. Nelle principali città italiane c'è un tesoro nascosto di 6,6 milioni di mq di aree o strutture ferroviarie dismesse pronte alla riqualificazione urbana, senza consumo di nuovo suolo, con superfici utili già definite per 3,4 milioni di mq. Spazi quasi sempre centralissimi, limitrofi alle stazioni dell'alta velocità o comunque a scali della rete ferroviaria. Aree che potrebbero rappresentare una risorsa per la collettività.

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