LO SPEZZATINO SENZA CARNE

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E cosi, il commissario Lolli, ha deciso che quello che era la Franco Tosi, verrà spezzettato e messo praticamente all’asta, e se lo aggiudicherà il miglior offerente… Oltre 350 mila metri quadrati, senza un prezzo fisso, una cosa è certa: questi mq sono desolatamente vuoti. Salvi 170 posti di lavoro, si guarda in faccia alla realtà, se le cifre corrispondono al vero, la Prealpina parla di 400 milioni di debiti, di cui metà per il fisco ( e diciamo qualche milione anche per il nostro Comune), e l’imperativo ora è VENDERE. Non si sa nemmeno se si porterà a casa la metà di quei 400 milioni, nessuno si sbilancia, certo è che i prezzi in qs momento li fa chi li compra e non chi vende… E qualcuno ora mi spiegherà cosa risponderà il Comune con le sue modifiche al PGT, all’operatore che vorrà investire sul nostro territorio ? Li non si toccherà nulla tuonava qualcuno, lo stesso qualcuno che rassicurava di portarsi a casa le 2 locomotive… Lolli ha il compito di rastrellare tutto ciò che si può trasformare in denaro liquido, e viva dio, che lo faccia in fretta, che si parli di futuro e non di favole nostalgiche… Anche il buon Presezzi è stato avvisato: hai la prelazione, ma se non compri tu la parte che interessa, arriverà un altro… Oggi, 25 febbraio 2016, con questa dichiarazione di dismissione a lotti, possiamo dire che, la Franco Tosi non c’è più, lo sapevamo già dal 1989, ma qualcuno ha continuato una fiction invece che guardare in faccia alla realtà: da quell’anno sono trascorsi oltre 26 anni, cosa ci abbiamo guadagnato ? L’occupazione si è ridotta a 170 unità complessive e quei capannoni sono svuotati di tutto, rimane la storia, quella che potremmo raccontare con una visita all’interno che forse non faremo mai…

Da qui era partita grazie ai Cantoni /Krumm, Lolli ora cerca di piazzare il tutto per il colpo di spugna finale, in fondo, nessuno di noi è eterno, per fortuna…