GAETANO BACHERINI IL MAESTRO POETA

Questa è la foto del maestro Gaetano Bacherini, ha insegnato alle scuole Cantù e Carducci dal 1951 al 1975, nato a Roma nel 1915 da genitori di origine toscana, si diploma nel 1937 a Siena, dal 37 al ’44 presta servizio militare conseguendo il grado di capitano e nel 1958 gli venne conferita la Croce di Guerra. Si trasferisce a Legnano per un quarto di secolo di insegnamento, pensionato nel 76, non avrà la fortuna di sfruttare il suo periodo di riposo, infatti a soli 62 anni, il 20 marzo del 1977, muore improvvisamente. Tra le sue passioni, c’era quella di scrivere poesie, ne dedicò una alla sua Città adottiva e un’altra al Fiume di tale città: A Legnano e  Olona.


A Legnano


Balza il tuo nome

come un viride fascio d’alloro

su una selva lucente di pugnali:

te prima con le spaziose ali

baciò ad avvinse l’epica vittoria,

a te donò la gloria

un pugno indomito d’invitti eroi.

Nella nostra piana

dal cuor dei valorosi

s’alzò quel giorno sui fumanti campi

di maggese odorosi

italico il peana

e corse lieto di città in città:

la tirannide insana

stroncaron gli animosi

nel nome sacro della libertà.

Legnano è in festa: le bandiere al vento

garriscono vivaci per le strade,

sono in gran festa tutte le Contrade

e freme Alberto, la, sul monumento.

Un senso di emozione ora m’invade

se penso un po a quel combattimento

quando nel maggio caldo e sonnolento

tra il balenar di mille e mille spade,

ai prodi che pugnar con gran valore

arrise luminosa la vittoria

contro il superbo e fulvo imperatore.

Fulgida impresa della nostra storia

che libertà ridette ad ogni cuore

nel radioso sorriso della gloria !

La Sagra del Carroccio è un piatto fino

con tanto di guerrieri e castellane

vessilli d’ogni tinta cui m’inchino

sognando imprese d’epoche lontane.

Passa il corteo e lungo il suo cammino

la gente grida ed è un rumore immane;

chi sprona la contrada, chi il fantino

e rauca alla fine poi rimane.

Sfila cosi la gioventù festosa 

e sfilan le ragazze in lunghe gonne

che copron davver qualsiasi cosa.

Ieri vestite con le minigonne

eran frutti d’un età giocosa:

oggi invece, mi sembrano Madonne.


Olona


Tu che eri un fiume limpido e correvi

ricco di voci garrule, argentine,

lungo il tuo corso anelando al mare;

tu che ridevi sotto l’arco azzurro,

lieto del sol che dentro te si rispecchiava,

ed eri un inno tremulo alla vita;

tu che gioivi dei guizzanti pesci,

ceruleo nastro in grembo  a la natura,

per piani errante verdi e soleggiati:

tu che eri acqua pura e luminosa,

utile e cara ad ogni creatura,

e dissetavi bianche greggi ed armenti,

ora trasporti fetida la schiuma,

che sa di tomba e a la tristezza inviti.

Tu che eri vita e sorridevi al cielo,

or messaggero sei d’orrenda morte

e d’ogni vita sei la sepoltura,

d’ogni sorriso sei la negazione.


Ecco che abbiamo scoperto un personaggio che ha fatto ‘notizia’ nella nostra Legnano. Ieri sera Iginio Monti, classe 1938 mi ha consegnato questa copia, questo angolo della vita di un uomo passato per Legnano, ecco cosa vuol dire la MEMORIA !!

Grazie Iginio per averci ricordato questa figura, Iginio appassionatissimo di sport e dei colori lilla, scrisse con Giorgio D’Ilario70 anni color lilla’ nel lontano 1983 e collaborò a vario titolo alle ricerche di diverse vicende legnanesi.

Un commento

  1. Mi ha fatto piacere ricordare il Maestro Bacherini. Sono stato suo alunno per tutti e 5 gli anni delle elementari nell'ultima classe che lo ha accompagnato al pensionamento. Era una persona decisamente di "vecchia scuola" e aveva dei metodi severi. Oggi sarebbero inammissibili. Lo ricordo pero'con affetto e gratitudine. Un solo grande difetto. Fumava come una ciminiera in classe!

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