IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
MEGLIO TARDI CHE MAI
Questa mattina, mi stavo dirigendo verso il centro ed ho incontrato una vecchia amica che incrociandomi mi chiede: “hai comprato anche tu una seggiola del vecchio cinema dell’oratorio “? Non ne sapevo nulla, ho risposto, pare che la sala del vecchio cinema-teatro, diverrà una sala polifunzionale con funzioni di palestra, sala conferenze, per grandi eventi ecc ecc. Nel grande salone vi erano fissate 265 sedie in legno legate tra loro a gruppi, quel luogo lo conosco a menadito, dal 1976 fino al 90 l’ho frequentato parecchio, era la mia vita, ho giocato e fatto giocare un sacco di bambini, ho vissuto la fase ‘del passaggio’ tra il vecchio e il nuovo, passando dalla fase di bambino a quella di adolescente poi adulto. Del vecchio oratorio ne ho già parlato in un post precedente molto apprezzato dai miei lettori, lo linko qui sotto per chi se lo fosse perso:
https://danieleberti.it/2015/08/loratorio-di-san-domenico
In quello nuovo in effetti, ci ho fatto di tutto, io non ero un paolotto da preghiere, infatti mai ho fatto il chierichetto, ero animatore dentro, mi piaceva un sacco vedere la partecipazione alla domenica pomeriggio, organizzando tornei e giochi traendo ispirazione dagli spettacoli televisivi, come giochi senza frontiere o altri giochi a quiz. Ogni tanto mi capita di incontrare ex bambini che si ricordano di gioie vissute in quel luogo, un luogo bello e attuale anche oggi, dove c’è aggregazione, c’è vita. Poi, dopo aver fatto famiglia mi allontanai leggermente per poi rientrare come genitore, pensando in grande da grande, era l’epoca di don Gianluca Romanò come coadiutore e del passaggio Don Giampaolo Citterio/ don Paolo Banfi, 1996/97, parliamo di 20 anni fa circa, cantavo nel coro e fui eletto nel consiglio pastorale… Mi accorsi però che gli uomini vestiti di nero, ti accettano se dai il tuo contributo come operaio della messe, e se le idee arrivano da loro ‘bisogna’ dire signorsì, se arrivano dalla plebe, bisogna usare il ‘discernimento’… Proposi a quell’epoca di fare un investimento: campi in sintetico al posto dell’asfalto e palestra al posto del cinema. Non mi dissero no, dissero che era una bella idea, ma non si poteva fare, e risposi allora a mio modo: andate a quel paese tutti, se avete bisogno solo di pecore, fate come volete, io sono uno spirito libero e dall’oggi al domani, lasciai tutto, in fondo il mondo è una ruota che gira, morto un papa se ne fa un altro. Nel 2000 se ne andò don Gianluca e poco dopo arrivò il primo sintetico al posto dell’asfalto…AAAAaaaaahhhh… Oggi, a distanza di quasi 20 anni ci si accorge che proprio scemo non ero: quel grande spazio occupato dal salone del cinema potrebbe risolvere un sacco di problemi, quella cubatura semi abbandonata, domani cambierà i destini di molti ragazzi che si potranno divertire, fare sport e cultura… Bèh, cosa volete che vi dica ? Io sono fuori dal giro, ma sono soddisfatto, sarà una piccola soddisfazione, ma è una goduria sapere che su quello ci sono arrivato 20 anni prima. Venti anni, una generazione, mi vien da dire ovviamente: MEGLIO TARDI CHE MAI.