IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
RINGRAZIARE & RICORDARE
Ed ecco un nuovo stimolo per scrivere qualcosa di emozionante: la scatola delle vecchie foto di famiglia, cavolo che numeri che ci sono dentro, ed oggi quei giovani volti divenuti vecchi o trapassati, li voglio mettere qui, sulla piazza virtuale, perchè è terapeutico rivedersi e rivedere chi ti ha portato fino a qui…
La seconda in alto da sinistra era la nonna Pasqua nel 1935, lei era dell’11, ci ha lasciato nel 1997, lei è stata la mamma di mio padre, figlio unico e devo dire (sarò di parte ?) un bambino molto bello…
C’è chi sostiene che ci assomigliamo abbastanza, io non ho una foto da bambino cosi in primo piano a 8 anni, il fotografo può essere bravo o meno, ma se il soggetto è già bello di suo, può cambiare da bello a capolavoro…
Eccone una fatta a scuola penso o in seconda o in terza elementare… Dai il mio babbino era un pezzo + bellino… Poi poco più di ventenne decise di sposare questa ragazza qui:
La ragazza in questione aveva 21 anni all’epoca, si sposarono in un agosto di fuoco, i suoi genitori erano il nonno Giovanni e sua moglie Pasqua, di loro non ho foto da giovani, mi accontento di quella che segue quando oramai negli anni 70 i nonni erano proprio ‘nonni’… ( ma chi ha la fortuna di avere 2 nonne Pasqua ?)
Siamo in un appartamento del caseggiato che insiste tra le vie Cavour, Pietro Micca e Mazzini, le case messe in piedi nel 1906 da Carlo Dell’Acqua, in questo locale precisamente sono nato e per questo ci sono particolarmente affezionato.
Tornando a bomba sulle somiglianze: qui avevo 20 anni, la foto è quella che è, devo tirarne fuori una del matrimonio a 26 ?
Era il 27 marzo 1989, lunedi dell’Angelo… Poi col tempo siamo invecchiati anche noi, i nonni ci hanno lasciati, i miei genitori per fortuna sono ancora arzilli pur avendo raggiunto i tre quarti di secolo, mentre Rosa li ha persi entrambi, si guarda avanti come la freccia scagliata dall’arco…
Un passo indietro, una rara foto con papà e i miei due fratelli, quando il Berti Ugo osava col capello leggermente lungo. qui saremo a occhio nel 75… Bene, con questo post ho rispolverato qualcosa che mi era sfuggito, il libro della vita si sfoglia e un po ingiallisce, le foto aiutano a ricordare e ringraziare, chi, soprattutto, ha avuto l’intelligente idea di amare un’ altra persona anche per pochi minuti, minuti giusti, in cui ciascuno di noi, ha corso più veloce degli altri, per aprirsi al mistero della vita…
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