NO AL RENZIERENDUM

Come promesso, dedico un post al referendum del 4 dicembre, cosi detto: ‘sulla riforma costituzionale’, ma alla fine, da buoni tifosi quali siamo, sarà un Renzierendum, ci si schiererà contro o a favore dell’uomo al comando piuttosto che soppesare la sostanza (che secondo me è materia da discuterne in parlamento non da far scegliere ai cittadini). Per questo pasticcio, la mia croce andrà sul NO, le riforme costituzionali non si fanno cosi, illudendo i cittadini di una cosa ma in sostanza facendo l’esatto contrario. Perchè dire NO a questo quesito è presto detto: primo, sono testimone di un’altra riforma epocale, come quella delle Città Metropolitane, una cagata pazzesca, che complica la vita degli eletti, non porta ad alcun beneficio economico e tutti ci sentiamo più spaesati e confusi di prima. Abolite le province rimane un caos istituzionale, non c’è stato alcun beneficio x il cittadino e anche per le istituzioni locali, non è stato certo un affare. Cosi è questa riforma: qualcuno di voi sa cosa è il CNEL ? Lo abolireste votando SI, ma sapete cosa abolite? Siate sinceri: NO. Nella riforma vorrei che il cittadino italiano fosse riportato al centro non verso l’oblio, e votare si vuol dire proprio questo, l’oblio del nostro scegliere. Finchè sarà aggregata una legge elettorale porcata in cui ciascuno di noi sceglie un simbolo e non un candidato, la rappresentanza è completamente falsata, la verità è che piano piano si vorrebbe annullare il pensiero di tutti a beneficio della velocità di legiferare dal burattino di turno. Seconda cosa importante: una riforma non la si fa con una maggioranza risicata, la si deve condividere almeno con i due terzi dell’arco costituzionale, altrimenti puzza, peggio che un pesce marcio, e questo è il pesce marcio nel cavallo di Troia: promesso il taglio del Senato come la panacea per legiferare meglio. Non servono nuove leggi, serve applicare meglio quelle esistenti, la scusa del ping pong tra Senato e Camera è banale e puerile, non ci vogliono far scegliere, ci vogliono tifosi, meglio manovrabili con gli spot. Prima di riformare la costituzione, si obblighino i parlamentari a rimanere nel partito in cui sono stati eletti, oramai i salti della quaglia sono giornalieri, troppo comodo trasformare i due rami del parlamento in un mercato delle vacche, queste sono regole fondamentali. Renzi contro tutti, Renzi che però ha dalla sua il potere della comunicazione ed è bravo pure lui a spararle grosse come Grillo e Salvini, sono questi i personaggi di alto livello che abbiamo ? Se si volesse veramente mettere mano al risparmio sulla spesa dei politici, basterebbe ridurre la Camera a 300 deputati e il Senato a 150 senatori, non è difficile, ma che questi rappresentino qualcuno, non se stessi. Ho anche avuto la fortuna di seguire un bel dibattito tra gli onorevoli Finocchiaro e Quagliariello, su sponde diverse, hanno ammesso entrambi che ciascuna ragione porterebbe ad uno scompenso: il SI ci rosicherebbe ancora qualcosa sulla scelta, il NO lascerebbe invariata una situazione che va studiata in maniera diversa, perciò io non farò il tifoso per far cadere Renzi, non voterò per il Renzierendum, bensì, convintamente barrerò la casella con il NO, perchè questo quesito mi toglierà altra libertà di pensiero, ci toglierà un’altra possibilità di scegliere. A Roma ci devono andare persone che ci possano migliorare la qualità della vita, non burattini di partiti burattini, il problema è proprio questo, nessun altro, i padri costituenti hanno concepito la costituzione per non avere mai più un regime fascista, la direzione di questo atto di modifica, ci porterebbe verso quella cosa qui: un piccolo gruppo decide per tutti, e segniamoci  col segno della croce che non arrivi un altro Benito, può bastare quello del secolo scorso. Buona decisione a tutti. Non astenetevi, una passeggiatina ai seggi vi renderà più liberi. NO ?