IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
RIPARTIAMO DALLE TORRI
Ho dei pallini in questa testolina, non pallini personali, ma di tematica sociale: sono convinto che con l’emancipazione della società occidentale, è inutile pensare ad un futuro agricolo, o industriale, o commerciale, bisogna invece crearsi delle opportunità turistiche e legate al divertimento e benessere, anche alla formazione se vogliamo, ma soprattutto ai primi 2 temi, in cui includerei anche la scuola dello sport. Siamo agli sgoccioli per il trasferimento del ramo d’azienda di quel che rimane della vecchia Franco Tosi, Presezzi deve fare i conti in tasca propria, Lolli deve vendere l’area per ridimensionare una parte di debiti i quali favorirebbero banche e fisco, inutile oramai pensare che la Tosi rimanga li, lo dicevo anche anni fa. E sempre anni fa iniziai a fare progetti virtuali sul destino di quell’immensa area svuotata dai contenuti. Partiamo allora da questa idea, un’ idea di carattere immobiliare: costruiamo 2 torri, simili alle rimpiante ‘torri gemelle’ di New York al centro dell’area, costruiamole in proporzione, anzichè 60×60 metri di base, larghe un terzo, e alte un terzo: 30 piani ciascuna, una ad uso residenziale ed una ad uso uffici, diventerebbero i nuovi grattacieli di Legnano, dopo il primo del 1929 in piazza san Magno ed il secondo in piazza Mocchetti del 1963. Dobbiamo metterci in testa che la posizione del territorio su cui insiste l’intera area, abbraccia la ferrovia internazionale che collega il nord Europa con Milano, e si presta in maniera incredibile ad uno spazio simile a Disneyland Paris o a Las Vegas, ovviamente tutto ridimensionato ad una città satellite come la nostra nell’ottica di Milano Città Metropolitana. Cosa mettere dentro in questo contenitore ? Contenitore che per sua natura potrebbe inglobare anche i rimanenti 40 mila metri della Manifattura di Legnano, totale 400 mila metri, come l’area della vecchia fiera di Milano. Le Torri dicevamo, certo, perchè le torri rappresentano una rinascita, e noi di quello abbiamo bisogno, guardate Milano come ha cambiato pelle negli ultimi 10-15 anni, era in fase decadente e solo investimenti straordinari la stanno ridisegnando come Città della grande Europa, non si può più tornare indietro, a Legnano non sarà nè l’agricoltura , nè l’industria a salvare i nostri destini, solo un progetto futuristico darebbe linfa vitale alle prossime generazioni, nel presente creerebbe un indotto da favola, quello che serve ora: LAVORO e commercio locale. Cosa potremmo inserire allora in questa immensa area, in ordine sparso e non per importanza: 1, un’area coperta e scoperta per Grandi Eventi, la faccenda di questi giorni del Rugby sound fa riflettere su questo. 2, una serie di strutture sportive legate a tutti gli sport, soprattutto a quelli meno conosciuti, per creare in parallelo una vera e propria scuola per atleti che li lanci in tutto il mondo verso il successo, ricordiamoci che SPORT significa anche disciplina, regole da rispettare. 3, zone commerciali per rendere appetibile il business plan, non delle outlet qualsiasi, ma veri e propri spazi commerciali ove si è a contatto con tutto il mondo, dove soprattutto l’alimentazione dovrà arrivare da tutto il mondo, con uno sguardo privilegiato alla ‘solidarietà commerciale’ ( pensate come sarebbe bello avere prodotti in arrivo da zone terremotate o alluvionate per aiutare coloro che sono in ginocchio). 4, un moderno parco, tra piste ciclabili per raggiungere le varie zone: un Luna Park permanente un Acqua Park permanente anche indoor, buone idee si potrebbero acquisire da Gardaland… Bar e ristoranti a go go, privilegiando la professionalità giovanile locale… 5, questo territorio per noi sconosciuto perchè recintato da muraglie dovrà apparire ‘trasparente’, sottopassi e sovrapassi dovranno armoniosamente collegare questa nuova Città nella Città dove in pratica nulla dovrà sconvolgere per il resto del tessuto urbano poichè i parcheggi saranno solo sotterranei e ci si renderà conto che da via Cavallotti si potranno vedere transitare anche i treni… Vogliamo mettere la più grande pista lombarda per gli appassionati di skate ? Già scritto nel 2012…
https://danieleberti.it/2012/02/skateplaza
Tutto corredato da telecamere e webcam per promuovere questo luogo in tutto il mondo, almeno in tutta Europa…
Poi mi piacerebbe promuovere l’artigianato, cioè l’arte di tramandare mestieri in via d’estinzione, con una serie di spazi dedicati, magari salvando uno o più capannoni tra i più belli rimasti. Dalle nuove Torri il panorama sarà fantastico e questa nuova fabbrica tra piazza san Magno e la Stazione vivrà 24 ore su 24 e darà quindi da lavorare 24 ore su 24, ricordiamocelo. Criticità ce ne saranno, ma solo grandi professionisti potranno proporre dei progetti fantastici per un futuro almeno da terzo millennio… Renzo Piano per esempio progetta in tutto il mondo, sottoporre questa ‘pazzia’ tramite il nostro ‘sindaco metropolitano’ Beppe Sala sarà solo il primo passo. Banche, imprenditori e investitori ne avrebbero sicuramente i frutti per gli anni a venire. Anche l’ospedale nuovo ha avuto una buona dose di iniezione di denari col ‘progetto di finanza’, qui serviranno 2 miliardi o forse più, ma questo non ci interessa, noi non si guarda il dito, ma la luna. Non so se a Legnano abbiamo gente capace di fare pressing per un progetto cosi ambizioso, parlamentari ne abbiamo: Alli, Casero, Monaco, ma loro, al futuro della città, della loro città, ci stanno pensando ? Hanno tutti ruoli di rilievo nel panorama politico, perchè non crederci ? Questo caparbio progetto, sbloccherebbe anche altre aree, perchè lo sviluppo crea sviluppo, e noi saremmo in una botte di ferro per almeno altri 50 anni… Prima di dirmi che sono uno scemo però, scrivetemi la vostra alternativa, sperando non sia fatta solo di condomini, anche se belli, perchè di quelli la zona è piena, diamo una speranza di lavoro a tutti e si ricominceranno a vendere pure le case. Nel progetto che ho descritto sopra c’è dentro di tutto, mi pare socialmente corretto, nè di destra, nè di sinistra, un po centrista e un po realista, frutto del buon senso e con l’obiettivo del benessere non il contrario… Dalle Torri bisogna ripartire , per guardare Legnano da una nuova prospettiva…