GUIDACHIGUIDA

Se non sei di Legnano, magari questo depliant può bastare, ma se sei di Legnano, non puoi non rimanere perplesso da questa pubblicazione, che, anche fosse costata zero, è una specie di insulto a tutte le bellezze storiche e attuali che abbiamo in Città. Prendiamo per buono quello che c’è scritto, e se non ci vedete bene, munitevi di lente di ingrandimento perchè a occhio nudo si legge proprio poco: museo Sutermeister, orari ? Colombera,  è perennemente chiusa, come fare a visitarla ? Castello, aperto solo nel fine settimana, ma li non c’è scritto nulla. Chiesetta di sant’Erasmo, cosa avrà di speciale rispetto a quelle non citate ? Il mio giudizio è altamente negativo, dimenticare sant’Ambrogio, quasi certamente la chiesa + antica, dimenticare le chiese del 900: Redentore, San Domenico, Santi Martiri è un autogol clamoroso; ma ancor di più non far cenno nemmeno alle seicentesche Chiesa della Madonnina e il santuario della Madonna delle Grazie… Le chiesette campestri dell’oltrestazione: san Bernardino, Ponzella, Mazzafame, zero cenni per la chiesa dei Magi all’Olmina… la storia dell’industria citata ‘nell’area Cantoni’… La Barbara Melzi dimenticata, la Manifattura di Legnano come esempio sommo di archeologia industriale, i padiglioni del vecchio ospedale, insomma, se vogliamo, di percorsi turistici ce ne sarebbero eccome, ma se piazzi in mano ad un legnanese o ad un ‘forestiero’ questa pubblicazione, al massimo potrà accontentarsi del centro e del guerriero. La chiesa di san Giovanni, un gioiello della concezione moderna di costruire chiese, il villaggio ex Tosi o il villaggio ex Cantoni, il Carmelo e la Mater Orphanorum, la chiesa dei Frati, villa Tobler e le splendide ville rimaste in vari punti della città…Se avesse commissionato questo lavoro la BCC ad un privato, poteva andare bene tutto, ma essendo ‘firmato’ dall’Ufficio Cultura, tutto ciò mi lascia basito, è possibile che non si riesca a venir fuori dal provincialismo, facendo una grande scommessa anche sulla nostra Città ? Qualcuno si offenderà per i miei giudizi, ma almeno sulla storia di questo borgo trasformato in un secolo e mezzo in grande centro urbano, lasciatemi dire la mia, ed eventualmente consultatemi gratis, sono quasi 10 anni che condivido informazioni ed emozioni sui social, non sono certo un professore, ma un appassionato certamente, ed è per questo che posso permettermi anche delle precisazioni sul tema, ma come diceva una vecchia amica: guidachiguida, a me rimane la soddisfazione di esprimere un’opinione.

Un commento

  1. Questa guida risponde al sistema cultura della città degli ultimi cinque anni. hanno affittato la città al Maga di Gallarate con scarsi risultati, però bene pagando un museo dove va nessuno. sono riusciti a perdere le scultura che si travavno in giro pe rla città e non sono riusciti a rendere nulla turisticamente di valore.

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