IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
L’INGEGNER GUIDO AMADEO
Ci teneva molto l’ing Guido Amadeo a questo restauro della colombera effettuato tra il 1988 e l’inaugurazione del 21 aprile 1990, l’ho incontrato due volte nella mia vita, 5-6 anni fa, ancora con una memoria lucida e di ricordi a Legnano ne ha lasciati molti: da ieri, l’ing ci ha lasciati e il primo marzo alle 15,30 nella sua chiesa di san Domenico ci sarà l’ultimo saluto. Ma chi era e cosa ci ha lasciato ? Riferisco quanto mi ricordo di quei colloqui: negli anni 50 era vice capo ripartizione alle Opere Pubbliche in Comune, all’epoca quindi del Sindaco Anacleto Tenconi, fu protagonista della copertura dell’Olona in piazza Carroccio e quasi contestualmente a metà degli anni 50 ‘raddrizzò’ via Gabinella con il ponte che ancora oggi, a 60 anni abbondanti di distanza, utilizziamo tutti i giorni collegandoci con l’asse Saronnese- Sabotino dopo l’apertura del sottopasso di via Montebello (2002). Lavorò diversi anni a Palazzo Malinverni fino a che il suo superiore, non gli scippò la paternità del progetto delle scuole Bonvesin, con veemenza mi disse questa cosa, e si arrabbiò cosi tanto all’epoca che si allontanò da Legnano andando a lavorare presso i comuni di Saronno e poi Abbiategrasso. A Legnano comunque oltre alle opere pubbliche lasciò il segno anche su quelle private, ve ne cito qualcuna di quelle che ricordo: negli anni 60 progettò sia i condomini gemelli di via Cavour – Mazzini nei pressi dell’oratorio di san Domenico, con stile simile, il condominio di via XXIX maggio 18 e sempre negli anni 60 il condominio con portici dove c’erano le dimore dei pittori Lampugnani, tra la chiesa di san Domenico e piazzetta Castelfidardo
Poi negli anni 70 ‘il suo capolavoro’ e cioè la demolizione della De Angeli Frua per costruire gli oltre 150 appartamenti presenti nella zona del Bennet, supermercato compreso, lavori che partirono nel 74 con la demolizione per arrivare fino all’80 per vedere i primi condomini abitati. Di quel lavoro non era perfettamente soddisfatto, qualcuno fece delle modifiche sui materiali ed è per questo a suo dire che a distanza di 30 anni l’intero condominio ha avuto bisogno di interventi straordinari.
Era molto fiero anche dei ‘suoi’ condomini bianchi di via San Domenico, e siamo negli anni 90, ma fece molto altro l’ingegnere, e questo è un omaggio alle sue opere, alla sua professionalità, alla sua traccia che ci lascia e sarà una traccia che resisterà per molti anni. Un abbraccio alle figlie Elena e Laura nella speranza di vedere domani al funerale il gonfalone della Città in cui ha vissuto tutta la sua vita.
E non contento, ci ha messo lo zampino anche sulla chiesa di san Giovanni, una chiesa che ha avuto molti problemi strutturali risolti col tempo, ma di una originalità senza pari…
Foto di Legnanonews con l’ing Amadeo a sinistra e don Luigi Poretti, proprio nella chiesa di san Giovanni relativa ad un festeggiamento del 2015