SCURDAMMOCE ‘O PASSATO

Oggi ero in viaggio in auto e al radiogiornale della Lombardia ho sentito parlare della riqualificazione di uno degli scali ferroviari milanesi, ed esattamente quello di Farini e di una ex fabbrica da 300 mila metri quadri in zona Bisceglie…

leggi qui sotto:

http://blog.urbanfile.org/2018/05/03/milano-sella-nuova-presentato-il-progetto-per-larea-calchi-taeggi-bisceglie/

https://www.ilpost.it/2017/07/13/accordo-di-programma-scali-ferroviari/

Ho pensato: come a Legnano, in 18 kilometri quadrati di territorio ce ne saranno almeno 2 di aree dismesse o da riconvertire o da abbattere da reinventare, e noi che comunque fra 20 anni saremo parte della città metropolitana in maniera integrale, stiamo qui a guardare. la grande Milano si ‘reinventa’, noi stiamo a curare l’orticello col pollaio annesso. Ex ospedale, ex caserma, ex Franco Tosi, ex Manifattura di Legnano, ex Bernocchi, ex Mottana, ex Pensotti Andrea, ex Pensotti Mario, ex Krumm, ex VM petroli, ex Gianazza, ex pista go kart, ex Crespi, ex Cantoni di via Jucker, solo per citarne alcune, ci sono poi le piccole strutture di solo qualche migliaio di mq… Poi c’è un po di storia di città con gli ex edifici pubblici che non si sa perchè, nessuno vuole ri-sistemare per farli rivivere reinventandoli: ex Palestra e bagni pubblici di via Pontida, ex palestra GIL in via Milano, ex magazzini del Macello pubblico in cso Magenta, ex fienili del Castello Visconteo, ex solarium del parco ILA, ex Mulino Cornaggia, ex scuola Medea, ex centro elioterapico, ex Casa salus ed ex Liceo Classico di via Verri… Sembra che di queste testimonianze del passato, un passato non troppo lontano, nessuno se le voglia filare, vanno sempre bene in campagna elettorale da inserire nel programma e poi giustamente durante i 5 anni di amministrazione si fa altro, l’esempio più clamoroso che abbiamo sotto gli occhi è la questione nuova biblioteca… Legnano non sa interrogarsi sul proprio futuro, Legnano crede che avendo la rievocazione storica della Battaglia del 1176, possa essere sufficiente per rimanere nella gloria degli annali, Legnano ha bisogno di ricordare ma anche di progettare in grande, sapendo che questa volta, indissolubilmente verrà legata a MILANO. E pensare che con tutto sto ben di dio a disposizione, potremmo diventare uno degli angoli più interessanti della futura metropoli milanese, quando non esisterà nemmeno un Consiglio Comunale ma semplicemente dei delegati che faranno capo al ‘Beppe Sala’ del 2040… Qualcuno sogna di diventare meritevole di ricordo scavando un buco in un parco sulle rive dell’Olona, per accatastarci un po di libri e molta vanità, tanto quando paga Pantalone, chissenefrega del buon senso, la gente dimentica in fretta… Non servono progetti faraonici per salvare alcune ‘perle degne di nota’, servono invece ‘progettoni’ per le aree molto vaste, basta orribili muraglie che racchiudono le famose aree dismesse, servono idee e progetti con Palazzo Marino, altrimenti ci rimarrà l’ordinario ed il Palio di fine maggio che per ora ci onora e ci coinvolge nel nostro orticello, ma non porta lavoro e sviluppo e non può bastare ad una città orgogliosa e dinamica come la nostra…

2 commenti

  1. non ho visto citata ex caserma esercito, ex caserma cc poi provincia, ex ospedale, ex Cantù, ex Accorsi ex palazzina VVUU via Milano, la metà di palazzo Italia non in capo a PS .. tra le aree industriali aggiungerei ex Volonterio da bonificare —

    • Gli uffici della ex provincia di via dei mille occuperanno 2000 mq, le cantù e la ex Accorsi sono in via di riqualificazione, l'ex palazzina vigili è un puntino nel mare, comunque anche quella in via di riqualificazione, Volonterio ok, aggiungiamolo alla lista della spesa…

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