NUOVI STEMMI A PALAZZO MALINVEMMI

Volevamo fare i ‘dialoganti’, facendo sapere al sindaco delle oltre 4500 firme raccolte a testimonianza della contrarietà , e di tutte le crepe riscontrate dopo ore e ore di studio delle carte. Bene, il sopra citato sindaco nello stesso giorno dell’appuntamento con una delegazione del Comitato,  ‘casualmente’ fa convocare la Commissione apposita che dovrà deliberare un documento in cui si dice papale papale: la nuova biblioteca si farà li, non rompeteci i coglioni. Ovvio, non è scritta cosi, nell’istituzione si usano gentili giri di parole e a questo punto, la cosa più grave, anzi gravissima, è stato il girare le spalle a tutti quei legnanesi che han firmato contro l’assurdo progetto, senza dare una risposta sulle motivazioni in merito, il tutto collegato con il pressing per trasferire velocemente alcuni uffici all’ex Tribunale, rendendo impossibile qualsiasi ripensamento o modifica di progetto ( compreso l’ultimo imput lanciato dall’avvocato Brumana sul recupero del tribunale legnanese)… Bravo Fratus, un bell’esempio di democrazia e di sindaco venuto da lontano come il Papa polacco per ascoltare gli amati concittadini. Nel frattempo si incassano i no dei commercianti al nuovo progetto di allargamento alla ZTL centrale, e leggiamo allibiti che il restyling della piazza di 3 anni fa, ora fa schifo e c’è da togliere tutto, che le assi nuove con quelle vecchie vanno benissimo e che un giorno ci si sveglia e si vuole standardizzare tutto ‘nel salotto’, l’altro giorno invece va bene un po così e un po cosà… E come diceva Totò ? E io paaaago. Sulla questione biblioteca anche se la partita sembra chiusa, rimaniamo sul pezzo, se il referendum non si potrà fare x bloccare il progetto (poichè la maggioranza bloccherebbe sicuramente l’iter del regolamento) ci sono sempre i presidi da inventare, lo hanno fatto già in centinaia di circostanze altri cittadini incazzati. E allora li si vedrà la pasta del legnanese che non vuole lo scempio, e allora li vogliamo vedere come andrà a finire. Io intanto nel Consiglio del 26 giugno non occuperò il mio banco per protesta e invito tutti i Consiglieri di minoranza a farlo, se noi siamo merda, che stiano li da soli a cantarsela e suonarsela. Noi siamo merda che dobbiamo sapere le cose solo tramite i giornali, il nostro ruolo è esattamente lo stesso del periodo tra il 1922 e il 1943, gli anni d’oro che molti vorrebbero rivivere o vivere in replica visto che al mondo di adulti che hanno vissuto il ‘ventennio’ non ce ne sono più… Poi, in autunno riprendiamo la carica, alle porte ci sono i concertoni del Rugby Sound,  e di fronte a tanta arroganza, ci sarà il tempo per le adeguate contromosse. Speriamo arrivino tanti bei concorrenti per questa marchetta al Falcone Borsellino e partano infiniti ricorsi fino ad arrivare al fine mandato di questa giunta. Cambiate lo stemma però e se volete a maggioranza, inventatevi l’esclusione delle cariche elettive fastidiose, quelli in minoranza rappresentano l’altra metà del cielo ( e pure di più) ma non importa, dialogare si sa è roba da supereroi, noi siamo degli sfigati…

P.S.

Chiedo scusa per i termini ‘volgari’ ma avrei snaturato la franchezza del discorso, in fondo noi popolani , abbiamo bisogno di una nuova casa della cultura, siamo cresciuti nelle stalle puzzolenti, e aspettavamo giusto questo momento per poterci un filino emancipare…