IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
120 ANNI DI VITE SPEZZATE
foto di Aldo Signorelli
Mia nonna fuggita dall’alluvione del Polesine del ’51, arrivò a Legnano qualche anno dopo, avendo vissuto in un paese di campagna nel rovigotto, alla vista della Città, le parve di essere a New York e rimase così colpita dalla bellezza del nostro cimitero che volle portare, tra le prime cose, mia mamma a vedere ‘il cimitero’ e mia madre rimase ovviamente allibita… A distanza di 60 anni, ‘la Pasqua’ aveva ragione, il nostro ‘Monumentale’ è un museo di opere d’arte, di diversi decenni, è il cimitero del 20° secolo ed il 24 luglio 1898, 120 anni fa, ricevette la consacrazione ufficiale per poi accogliere dal 17 settembre dello stesso anno le prime salme per la vita eterna. La storia intera non ve la racconto tutta, il grande segretario comunale G.B.Raimondi raccontò nel 1913 tutta la storia che posterò copiando dal suo libro scaricabile online. Nel nostro cimitero riposano quasi tutti i grandi industriali che hanno ‘fatto’ il ‘900 legnanese ed è triste vedere ora che alcuni di loro sono totalmente abbandonati a se stessi, in uno stato di degrado, come ad esempio Carlo Dell’Acqua ( avevo gia scritto in un post precedente e che tra poco più di un mese, ricorrerà il centenario della sua scomparsa)
https://danieleberti.it/2016/10/carlo-dellacqua-dimenticato
Negli ultimi tre secoli siamo passati dal cimitero a fianco alla attuale piazza san Magno, a quello dove ora ci sono le Bonvesin ed infine al Monumentale, che da quasi 40 anni è affiancato dall’alternativa Cimitero Parco. Ora preparatevi a leggere una storia bella e piena di particolari curiosi, il Raimondi era ben documentato e ci ha lasciato una piccola opera d’arte, approfittiamone per conoscere e per raccontare ai nostri figli e nipoti…
Il cimitero attuale, negli anni è stato ampliato, la foto che vi posto qui sotto è ralativa ad una operazione di 50 anni fa, 1968…
Grazie Daniele! 🙂