IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
INCAZZATURE METROPOLITANE
All’incazzatura dei pendolari sulla Milano Gallarate, per il servizio carente sui treni, si aggiunge da qualche giorno il sollevamento di scudi per l’arretramento del capolinea su pullman dal centro di Milano (Cadorna) alla periferia nord (Molino Dorino ). Comitati, raccolte firme, polverone sui social sui giornali… Giusto, sono i mezzi che abbiamo. ma raccontiamoci un po di verità, e scambiamoci le nostre opinioni: per chi viaggia è una comodità arrivare in centro a Milano col pullman, ma la tendenza è usare i treni, meno inquinanti e che arrivano già in centro a Milano, e allora, ammettiamo di accettare lo scambio gomma- rotaia a Molino Dorino, ci dovrebbe essere un servizio di mobilità efficentissimo, cosa che a quanto pare non lo è. La Metropolitana Milanese, i passanti e i servizi interni del capoluogo mi sembrano molti, forse mai abbastanza ma ci sono, il vero tallone d’Achille sono i treni, non connessi perfettamente con la metro, e sto benedetto terzo binario e la Y per collegarci elle Nord a Busto pare impossibile da realizzare. In questi giorni il nostro onorevole legnanese ha affermato che il raddoppio della linea ferroviaria va fatto ora o mai più, bene, aspettiamo che vada a bussare dal suo amico Toninelli e gli faccia capire che qui la densità abitativa è altissima, e, trovate le risorse, nel giro di qualche anno, anche i pendolari e tutti noi non pendolari, ci sentiremmo più vicini al Capoluogo, avremmo un collegamento diretto anche con Malpensa, insomma , potremmo diventare una città moderna, come succede già a Parigi, Londra, Berlino, Mosca, Madrid… Attenzione però, questo bisogna dirlo subito: niente terzo o quarto binario tra le case, non si abbatte un cazzo, non si fanno muri di berlino a due metri dalle finestre, amiamo la ferrovia, ma non possiamo far pagare ad alcuni la comodità di altri, la ferrovia raddoppiata, nel tratto Parabiago-Busto, va semplicemente interrata, la nostra linea che non ha problemi di spazi fino a Parabiago, trova una strozzatura insormontabile negli attraversamenti cittadini di Canegrate e Legnano, impossibile fare un bel lavoro in superficie senza danneggiare chi ha diritto abitativo nelle proprietà private, assurdo sarebbe poi innalzare barriere da 7 metri antirumore come da vecchio progetto per il solo terzo binario. la linea va semplicemente raddoppiata, una per il traffico locale e pendolare, l’altra per quello internazionale e/o merci, una bella talpa che trafora sotto la massicciata e con i tempi che servono si disegna il futuro. Il resto sono balle, in superficie si può solo abbattere e allargare, snaturando e violentando i centri di Canegrate e Legnano, facciamocene una ragione. In fondo, entro il 2030, sono pronto a scommettere che faremo tutti parte della Città Metropolitana di Milano, questo è il progetto che hanno in mente le supreme menti par includerci in un maxi urbanizzato da 4 milioni di abitanti (sono compresi tutti e 130 comuni della ex provincia), con un solo sindaco metropolitano che avrà il suo referente in quellli che diventeranno gli ex Municipi. Beppe Sala, ha le sue ragioni per non volere pullman puzzolenti e obsoleti in centro, però, i cittadini hanno ragione a reclamare alternative pratiche e veloci, come si conviene in un Paese moderno come il nostro… Chi vuol esser lieto sia…