LA DISCARICA è CULTURA

La lampadina si è accesa qualche giorno fa: la discarica di via Novara, è meta sia di persone che vanno a buttare qualcosa, sia di persone che vanno a cercare qualcosa. Nella società dove l’opulenza non è mai riconosciuta, anche la discarica vive delle contraddizioni pazzesche: vengono buttate tante cose oramai inutilizzabili, ma parimenti vengono buttati oggetti che potrebbero essere utili ad un sacco di altri concittadini. Oggi mi soffermo sui libri, cibo per la mente, momento di socialità di comunicazione e conoscenza, dietro un libro c’è almeno una persona, ci sono certi libri dove ci stanno dietro 100 o 1000 persone (pensate alle enciclopedie per esempio). Vedo i libri buttati nel cassone della carta e mi piange il cuore, mi verrebbe voglia di tuffarmi dentro e guardare di cosa si tratta. ma non si può, è pericoloso, è vietato. Mentre nel cassone dei metalli, del legno e degli ingombranti c’è sempre gente che ronza attorno per vedere se trova un piccolo tesoro, nella carta c’è di tutto, dagli scatoloni ai documenti, alle riviste e tanti, tanti libri. Dobbiamo fermare questo culturicidio, il libro, è vero, può essere sostituito con la cultura del web, ma rimane sempre e comunque un punto di riferimento (pensiamo alle biblioteche che racchiudono testi vecchi di secoli, non sappiamo che fine farà il web). Soluzione ? Ho una proposta da fare al direttore di AMGA: mettiamo di fronte al cassone della carta, un container tipo cassone di camion

che si possa chiudere ed essere riparato dalle intemperie. Mi offro io con quattro amici per regalare la scaffalatura interna così che i legnanesi invece che buttare nel cassone della carta i libri, li depositino nelle scaffalature e ci sia libertà di accesso a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa da leggere, all’ingresso del cassone, una piccola cassetta ove depositare delle offerte volontarie per aver prelevato del materiale, per chi non se la sente, anche senza alcun tipo di offerta. Recuperare il lavoro fatto da chi ci ha preceduto, offrire una opportunità a collezionisti o ‘mangia libri’, poca spesa, tanta resa, la cultura, la conoscenza, non ha prezzo. Come fa senso buttare via del cibo ancora ‘buono’, fa rabbia vedere macerare dei testi, che siano scolastici, enciclopedie, romanzi, storici, geografici o scientifici… Sono certo che una iniziativa del genere avrà grande successo, un servizio notevole alla comunità, che potrebbe essere supportato anche da volontari. Quando mi vengono in mente ste cose le devo mettere in rete, da cosa nasce cosa, amga raccoglie i tappi delle bottiglie di plastica che mi pare valgano molto meno di un buon libro. Speriamo che il responsabile di Aemme Linea Ambiente colga questa idea per regalarci una differenziazione ancora più capillare…  BookALA !