L’ASILO MARCUCCIA
















































E’ da stamattina che sono inquieto per quello che vorrei scrivere, non riesco a trovare la vena esatta perchè sono incazzato, ma poi mi domando perchè me la devo prendere tanto, però non posso stare zitto di fronte a uno sfregio fatto alla Città, uno sfregio perpetrato ad un grande uomo di 93 anni che stamattina è stato sepolto al Cimitero Monumentale. Vedete, sono 10 anni che utilizzo il mio personal computer, e spesso mi è capitato di ridere a squarciagola e di piangere davanti allo schermo mentre condividevo belle emozioni, MAI mi era capitato di diventare oggetto di vendetta conto terzi per una incazzatura tra amici o presunti tali. Nessuno può negare la montagna di foto, pensieri, idee che ho ‘buttato in rete’ per accendere discussioni, scambi di opinioni, tutto fatto con grande senso di socialità, il mio blog, che alla vigilia di Natale compirà 7 anni è diventato meta di lettori quotidianamente e da ogni parte del mondo, e per me questa, concedetemelo, è una grande soddisfazione. Più di 1200 post pubblicati, dove qualche volta ho scritto anche delle cazzate, crescendo, si riescono a riconoscere, qui c’è però una piccola enciclopedia legnanese, che non ho inventato io, perchè ho preso spunti da altri appassionati come me, che hanno ricordato qualcosa da lasciare ai posteri… Eppure, malgrado questo impegno ‘da volontario appassionato’ sto sui coglioni a un po di gente, così a prescindere, me ne accorgo su fb, me ne accorgo dai trascorsi con certi giornalisti, con certe persone che ritengono di sapere tutto senza partire dalle basi: la storia della nostra Città. E allora capita che fingendo di non vedere i cerchi magici che si chiudono attorno a certi ambienti intorno al Palazzo, chi svela un po di verità, crea imbarazzo, lo si cerca di ignorare o peggio massacrare, spesso le parole sono più taglienti delle pietre affilate. Sono un uomo libero e senza conflitti d’interessi nel raccontare la Legnano che vedo con i miei occhi e percepisco con gli altri sensi… Ignorare la morte di un uomo, un educatore, un Maestro con la M maiuscola, che dalla Toscana è venuto dalle nostre parti e per 42 anni ha esercitato con coscienza e professionalità la propria missione, per fare un dispetto al cittadino Daniele Berti, vuol proprio dire compiere una nefandezza da  ‘asilo Mariuccia’ che , nel caso specifico trasformerei in ‘asilo Marcuccia’. Non voglio aggiungere altro, la delusione è tanta, troppa, valgono più i disegnini naif di una sconosciuta che un uomo che si è speso nel nostro territorio, valgon di più frivole veline che svelare un pezzo di storia. Triste sta cosa, quasi da delirio di onnipotenza, per fortuna esistono altre testate, altri siti, altri social, così tanto vituperati, che le notizie riescono a diffonderle anche senza alcuni ‘giornalisti’ anche senza aiutini di palazzo, anche senza sponsorizzazioni. Che la pace sia con noi…