LORENZO, L’UOMO PUBBLICO

Non può bastare un post di commiato per un uomo così celebrato e stimato a Legnano e non solo, questa sera mi hanno raccontato anche dei grandi progetti che aveva in ballo, ma  mi fermerei all’esperienza di averlo conosciuto per pochi anni e pur avendo solo 15 mesi di differenza di età, è stata solo la passione politica che ci ha fatto incontrare… Ed è proprio questa esperienza che mi da lo stimolo per approfondire un sentito ricordo… Il Sindaco Lorenzo Vitali come nemico politico, questi gli albori, un giudizio già stampigliato addosso, ingeneroso e falso (col senno di poi). Nel 2012 esordìì come protagonsta nello scossone politico locale, partivo dall’idea che Legnano avesse avuto bisogno di un cambiamento, ma di idee sul cambiamento, zero, diciamo pure dilettanti allo sbaraglio in salsa qualunquista, i temi si trovano sempre, all’epoca tenevano banco i Rom di san Paolo, l’illuminazione cittadina, il nuovo ospedale con il parcheggio a pagamento… Sapevo che dei tre nella foto io potevo fare solo il moderatore, anche l’ago della bilancia (come poi è stato), nel 2012 c’erano troppi mal di pancia nel centrodestra e fu quasi una conseguenza logica la sconfitta di un uomo giusto in mezzo a tanti ‘uomini normali’ per usare un eufemismo senza offendere nessuno. Lorenzo è stato l’unico tra ‘quelli di centrodestra’ che non mi ha mai deriso, anzi, aveva capito che questo scemo coi riccioli avrebbe determinato quella tornata elettorale. La più bella sensazione che mi regalò, fu una telefonata mentre mi stavo recando a Nizza per un lavoro. mi disse che lui amava amministrare la città, mi supplicò di non favorire Centinaio il comunista, poichè avrebbe portato nuove tasse e basta, gli risposi che la Città aveva bisogno di una scossa e senza stringere accordi, avrei favorito il mio vecchio amico Centinaio. Accettò comunque il confronto in piazza, fu un Signore anche li, malgrado gli avessero suggerito di rifiutare… Il resto della storia sapete come è andata, Lorenzo si accomodò tra i banchi della minoranza dove c’ero anch’io e li iniziai a conoscerlo e li iniziò lo sconcerto per i continui attacchi che brandivano i bravi ragazzi che sostenevano Centinaio. Dopo un anno si stancò, fare opposizione non faceva per lui e lasciò il posto al primo dei non eletti, iniziai a capire che avevo parteggiato per un neosindaco, amico da anni, che si era semplicemente servito di me per il suo scopo personale e cominciai a rivalutare la figura di quello che all’inizio pareva il ‘demonio’. Dopo un paio d’anni, lo convocai al Bar Gobbi, perchè sentivo il dovere di chiedergli scusa, perchè forse mi ero sbagliato nelle valutazioni. Mi perdonò, credo, da ultimo ci sentimmo per il 2017, e un po’ di amarezza per la situazione gli si leggeva in volto… A conti fatti, se ci penso, se avesse vinto la tornata del 2012, lo avremmo sottratto a figli e famiglia, diciamo che gli abbiamo evitato tutte le rogne di 5 anni da amministratore (e ce ne sono tante), si è goduto la crescita dei suoi meravigliosi figli, la vicinanza della moglie e con ogni probabilità è riuscito a realizzare al meglio lo sviluppo dei suoi sogni professionali… Lorenzo caro, se potessimo sapere quanti giorni mancano alla nostra dipartita, faremmo tutt’altri calcoli, e la salute, di cui ti occupavi x quella degli ‘altri’, ti ha tradito e condannato… Chi ti conosceva da vicino sapeva da pochissimi mesi del tuo destino, nemmeno la speranza è durata tanto… Qui sul web sarai più vicino a molti, le manifestazioni di stima, sono arrivate a valanga, speriamo servano a far capire a tutti di rimanere ‘umani’, che da un momento all’altro tutto può cambiare: per te, per me per chiunque a sto mondo…

La tenerezza di quella foto con in braccio uno dei tuoi figli, vale oro per la nostra memoria, 20.766 giorni di vita sembrano tantissimi, ti abbiamo perso nel pieno della tua vitalità…

E questa foto con Sara, eloquente come non mai…