IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
LORO NON CONOSCONO LA BELLEZZA DELLA VITA
Si, è vero, sono povero, forse non uno straccione, diciamo che amo sopravvivere arrivato a 55 anni suonati. Ho una splendida famiglia formata 30 anni fa, tre figli di cui dei primi due sono padre putativo e da 11 mesi sono pure nonno (tiè). Ho iniziato a lavorare con mio papà che non mi cresceva ancora un pelo sul corpo, ho abbandonato gli studi in piena adolescenza per seguirlo ed avere qualche banconota in più in tasca. A 25 anni mi sono diplomato e poi sposato, il lavoro è stato una ricerca continua, mai ho pensato che il lavoro fosse la fonte dei miei pensieri se non con lo spirito di vivere decentemente. Ho amato i miei figli tirandoli grandi e giocando tantissimo con loro, poi è arrivata la sorpresa più bella di quella bimba ora una donna a tutti gli effetti. Il mio pisello ha funzionato. Sarei anche andato avanti col quarto o la quarta, ma 3 è il numero perfetto. Non ho mai fumato ne abusato di alcool, non mi sono mai drogato, mi piace sorridere con chi ama sorridere e confrontarsi nella marea del mondo.
Mi piace abbracciare il mondo, ero tendenzialmente un mezzo razzista, girando qua e la il mondo, mi sono reso conto che essendo noi delle ‘casualità’ non possiamo permetterci di dare troppi giudizi su chi è nato da altre parti. Mi piacerebbe vedere nel nostro Paese un filo di legalità in più, lo vorrebbero in tanti e in tutti i campi, i danni che hanno fatto corrotti e corruttori sono sotto gli occhi di tutti. La politica negli ultimi anni mi ha appassionato quanto la storia della nostra città ed ora vivo un momento magico anche nel ruolo di nonno… Chi non ha provato certe emozioni in vita, ed ha sostituito tutto ciò con la cattiveria, l’arroganza, la prevaricazione, ha surrogato, senza mai essere soddisfatto, e soddisfatto/a non lo sarà/saranno mai. Forse è questo il vero problema di alcuni, ed invece di approfittare dei sudori di una intera comunità, farebbe/farebbero bene a rivolgersi ad uno bravo, magari, riuscirebbero a vivere meglio l’ultima porzione di vita che a loro rimane, senza figli, senza nipoti, senza speranza, anche questa è una surroga…
"Povero" si fa presto a dire "povero", caro Berti non buttarti giù, i VERI poveri sono quei bambini (neri/negri/colorati) che nessuna "Ong umanitaria" andrà mai a prendere, con le ossa sporgenti, la pancia gonfia e le mosche intorno, che NON HANNO 5.000 dollari da dare agli scafisti per pagarsi un viaggio in Italia. Tu, vivi dignitosamente come tanta "povera gente" che sbarca il lunario. Al massimo potremmo fare una colletta per pagarti il parrucchiere… Grazie,continua a scrivere…
Al parrucchiere, porto il reddio di cittadinanza, la chioma fin che resiste non si tocca. Povero perchè in maniera vigliacca sono stato ricordato 'a reddito zero' che poi è la verità. Quest'anno ho riaperto la partita iva perchè sono tornate le condizioni per riaprirla, di cosa mi dovrei vergognare ? Sono così contento di essere come sono che forse è la mia libertà a fare invidia ? O forse solo la parrucca ?