IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
SURSUM CORDA
Duecento legnanesi ieri sera hanno ricordato con la loro presenza che ‘forse’ qualcosa non va a Palazzo Malinverni, che a rigor di logica, il signor Fratus dovrebbe fare le valigie e tornare al paesello nei pressi del fiume Ticino. Eravamo ottimisti perchè il TAR fermasse immediatamente questa sceneggiata, il presidente ha detto che si può andare avanti, l’8 maggio la Camera di Consiglio potrebbe ribaltare la sentenza, in quel caso le valigie dovranno essere preparate. ma che la ragione venga data agli uni (noi) o agli altri, il ricorso verrà impugnato fino al Consiglio di Stato il quale avrà l’ultima parola, a meno che il Prefetto ponga fine allo stillicidio, sicuramente non prima del 26 maggio. Il Prefetto appunto, colui che doveva fermare da subito questa cosa: Legnano oltre che ad essere l’unica città nominata nell’inno nazionale sarà anche l’unica ad aver vissuto una pantomima guidata dapprima dal signor Terza Media, poi dai vari Ponzio Pilato per arrivare ad una soluzione giusta ? Lo scopriremo solo vivendo. Loro sono potenti oltre che prepotenti, lo hanno ampiamente dimostrato, noi ci affidiamo a quel che rimane della parola Giustizia. Il signor Fratus è politicamente morto, sono i suoi ex compagni di viaggio che lo hanno lasciato ritenendolo ostaggio di Forza Italia, altri leghisti sto ragionamento non riescono a percepirlo, basta loro sedere nell’aula consiliare, schiacciare un bottone a comando e scrivere sui social ‘forza kapitano’ per sentirsi fieri e vincitori di non so che cosa. Legnano ha bisogno di altro, merita qualcos’altro… In alto i nostri cuori !!