IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
LETTERA A UN SINDACO MAI STATO
Tu penserai, caro sindaco, che con lo scarabocchio fatto dai due amichetti in regione, e la frettolosa lettura del presidente del Tar, di essere ‘riverginato’ alla tua carica. Ti sbagli, e di grosso. Tu non sei il sindaco di Legnano e nemmeno il vice, sei un ostaggio scelto a tavolino per lasciare strada ai due di Forza Italia che di te se ne fregano e anche a te appioppano un nomignolo come lo appioppano a tutti. Tu, non sei nemmeno della Lega, i tuoi con un po di sale in zucca ti hanno abbandonato, ma tu non ci vuoi credere, lo stipendio vale più di un briciolo di dignità. Non te ne frega niente delle mie parole, però hai i servi, sempre pagati dalla Comunità che stampano e ti portano sulla scrivania i messaggi, e prima o poi, confidiamo un po tutti, tu abbia una parvenza di dignità, ma non ci speriamo nemmeno tanto, il Consiglio di Stato ti toglierà giustamente la fascia tricolore, tanto a te del tricolore che ti importa ? Non hai voluto l’inno di Mameli in Consiglio Comunale, quando si scriveva con le maiuscole, ora che hai un consiglio taroccato da una firmetta hai anche il coraggio di indossare la fascia o forse solo l’obbligo. Domani è il 25 aprile, alcuni fenomeni dei tuoi colleghi omologhi leghisti hanno snobbato o annullato le celebrazioni, in cuor tuo lo faresti anche, ma essendo già al minimo storico della tua popolarità, eviti lo scontro diretto, a Legnano, la Liberazione è ancora un ricordo molto vivo, meglio condire via tutto con un bel discorsetto che il protocollo ti ha preparato.
Ti abbiamo mandato a mezzo stampa un appello, per evitare domani di parlare di democrazia, hai dimostrato che quella proprio non ti appartiene, le reazioni potrebbero essere molteplici durante il tuo discorsetto… Vedi te, hai la serata per le correzioni, stai sul vago, meglio….