IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
MAURIZIO MOSCA DE NOANTRI
Il rapporto di odio-amore che nel momento specifico coinvolge la mia persona col super direttore della testata più schierata e conosciuta del momento, va un po spiegato, perchè la storia ha anche il suo perchè, ha sempre un proprio fascino. Ho evitato di mettere il direttore capovolto, ieri non ha gradito la foto a testa ingiù del sindaco emerito, così ho pensato di metterla di traverso… 25 aprile 2019, la festa della liberazione viene avvelenata da titoli che fanno pensare alle rivoluzioni armate, viene tirata in ballo la clava, poi durante le manifestazioni non succede nulla e allora bisogna prendere per il culo chi ha pensato di lanciare un messaggio ‘non allineato’ con un cartello, una democratica manifestazione di dissenso…
Il riferimento è ovviamente al nostro sindaco ora in carica in maniera provvisoria fino al pronunciamento del Consiglio di Stato, ieri infatti mi sono permesso di scrivere una lettera confidenziale al nostro eroe con la fascia tricolore, e un risultato l’ho ottenuto: la parola democrazia non è stata mai citata nel discorso ufficiale. Come comitato Legalità a Legnano avevamo mandato un comunicato stampa, il quale andava semplicemente pubblicato, invece come succede oramai da mesi, il nostro super direttore non perde occasione per schierarsi a favore dei potenti di turno così riceverà la carezza del giorno. Oggi la ciliegina sulla torta col paragone al noto rompipalle Paolini, quello che si metteva dietro i giornalisti per il gusto di apparire, qualche volta coi suoi cartelli, uno insomma che dello scherzetto ha fatto la sua professione.
Potrei farmi una risata, anzi, me la faccio, ma caro super direttore, se ti paragonassi io ad un qualsiasi Maurizio Mosca de noantri, cioè uno dei più scarsi giornalisti sportivi della storia e pure figlio d’arte, un pochettino le balle ti girerebbero. E in questo momento ti girano, perchè permaloso lo sei. Pensa direttore, stamattina al cimitero è successa una cosa bella: l’ex sindaco Centinaio mi ha stretto la mano come in segno di pax perpetua dopo le molte critiche che gli ho rivolto negli anni passati. Non è notizia da giornale online, ma da permalosone come era o è, ho apprezzato molto il gesto. Ora tocca a te, ci conosciamo da 10 anni, da quando hai messo al mondo la creatura di Legnanonews, all’inizio mi davi molto spazio, ti piacevano le mie scorribande sulla storia della città e giocoforza per qualche anno da pentastellato, ho sempre movimentato i tuoi click su quello che inizialmente doveva diventare il tuo passatempo da pensionato quale sei da due lustri… ( queste le tue dichiarazioni pubbliche). Poi hai capito che la macchinetta poteva funzionare come business, e hai fatto bene ad approntare un piano di sviluppo, le difficoltà iniziali, me le ricordo bene… Piano piano però hai pensato che gratuitamente non potevo servirti, hai cominciato a snobbare le decine di post storici riguardanti Legnano, forse li ritenevi troppo banali ( ed è giusto che un direttore decida la linea), ma il top lo hai ottenuto con questa giunta comunale che hai difeso sempre quasi fossi una succursale della Padania partendo dalla questione ‘nuova biblioteca’, insomma, siamo umani, dire che si parteggia, non è un peccato, lo si ammette e si fa ciò che si crede, ma cercare di demolire quelli che ti fanno una critica, o ti dicono che il gabbiotto in piazza fa schifo, approfittando di un sito che ha acquisito si un peso specifico nel campo dei notiziari, ma che nel frattempo è diventato una bacheca commerciale che occupa il 70% degli spazi, converrai anche tu che gli sponsor vogliono la loro parte. La Libertà di opinione è anche la libertà dal giogo degli sponsor che tu non hai più, e questo è un limite, un grosso limite. Sul mio blog, che fa i contatti mensili che tu fai in due giorni, posso esprimere la mia opinione, i miei pensieri, le mie emozioni, senza chiedere nulla a nessuno, pensa che mi hanno proposto i banner pubblicitari x 200 euro al mese e ho rifiutato, perchè faccio questo per passione e non per lavoro, tu lo fai per lavoro. E mi fa specie che, oramai alla soglia dei 70 anni , ti debba piegare alle volontà di tutta sta gente che ti tira per la giacchetta, sei un legnanese che volevi concludere la tua professionalità tra sport e palio, sei finito nella pastoia politica e costretto a schierarti, nel caso specifico, che brutta cosa il potere per il potere… Che brutto vedervi ,voi giornalisti, guardarvi in cagnesco l’uno con l’altro perchè vi vivete come acerrimi concorrenti anzichè come colleghi, che brutto non vedere più Gaia Accoto animare il tuo giornale con quei bei telegiornali o le domeniche cestistiche al Palaborsani… Noi ‘politici’ siamo criticabili ( e magari anche scarsi), giusto, ma abbiamo 2 occhi e due orecchie, e proprio scemi non siamo… Con questo post vorrei proporti di tendere la mano, ricordandoti che fare giornalismo è una cosa seria, una cosa bella dove un giorno si ascolta uno, l’altro giorno si ascolta la replica di chi non la pensa come l’altro. Giornalismo è fare interviste, non solo ricevere comunicati stampa e pubblicarli pari pari. Il ‘giornale’ come la politica, deve aprire dibattiti e purtroppo con lo sviluppo dei Social tanto criticati, spesso si batte sul tempo un po’ tutti, bisogna farsene una ragione. A 55 anni non mi puoi dare del ‘Paolini’, in questa Città e su questo blog ci sono 8 anni di pensieri, di lotte, di speranze che non sono la bibbia e non vogliono essere quello. Ci sono proposte x il futuro, ci sono sogni realizzabili che ho portato anche in Consiglio Comunale e sono agli atti. Noi tutti vorremmo da te un Montanelli, un Travaglio, uno insomma che voglia lanciare una Città Viva, non al servizio di chi paga le sponsorizzazioni. Anche Sempionenews ed altre testate online stanno cercando i loro spazi per ‘raccontare Legnano’, chiedo a tutti loro di ‘essere giornalisti dentro’, ne guadagneremmo tutti, il confronto aiuta la comunità a crescere, l’omologazione aiuta alla rassegnazione… Paragonarti a Maurizio Mosca de noantri non è costruttivo per nessuno, nel paese di Don Camillo e Peppone, anche pensandola diversamente si riusciva a convivere e bene con ragionevoli colpi di scena ( e demonizzare i social è già partire col piede sbagliato) . Ciao direttore, lunedi sarò al Palaborsani, passandoti accanto, vediamo se terrai la schiena girata pensando che tra noi non ci sia più nulla da dire… Domani è il 26 aprile, per ciascun giorno basta la sua pena…
Bene Daniele Berti; finalmente hai replicato – in modo anche troppo urbano –
ad un signore che ha sempre avuto ben poco rispetto per te.
rileggo ora a distanza di oltre due anni… Io rimango un uomo libero, lui ha dovuto vendere per un tozzo di pane e gente più potente, sempionenews è ora della prealpina…Sorrido e faccio spallucce di questi orticelli che non dicono più nulla in una cittadina che pare più un paese che sembrare una piccola milano… Ora gira anche la faccia quando mi incontra, e un bel chissenefrega lo protegga da furiosi criminali come me….