OTTO GIORNI DI SILENZIO

Ogni tanto bisognerebbe provare: staccare la spina per un po di giorni cercando di capire il valore della quotidianità, e cercando di comprendere che l’ozio a volte aiuta corpo e mente. Me ne sono andato da Legnano per 8 giorni, dimenticando di proposito il personal computer a casa, seguendo ciò che potevo tramite telefono, mi sono mancate un po di cose e di persone e pure il mio blog, avrei voluto scrivere in qs giorni diverse riflessioni, mi sono limitato a leggere quelle degli altri. Mi son preso sta vacanza dopo la bellissima serata dell’11 con il Tar ed il Prefetto che ci hanno riempito di gioia, riprendo oggi, dopo aver letto due bei libri, il primo riguardante il mito della Lega Lombarda di oltre 8 secoli fa, ed il secondo, un librone da oltre 500 pagine, scritto con maestria da un superlativo Indro Montanelli che mi ha raccontato eventi più vicini a noi, relativi ai 30 anni precedenti all’Unità d’Italia.

Mancano da leggere una 80ina di pagine, ma il piacere che ho riscontrato nel far scorrere il libro colmo di nomi che ritroviamo nella toponomastica cittadina, ha risvegliato in me dei sentimenti rimasti sopiti nel tempo… Il racconto della Politica tra dinastie di monarchi, lotte intestine di personaggi che in qualche modo hanno lasciato un segno indelebile, la chiesa di Roma coi suoi poteri, le debolezze e le invidie come ai giorni nostri e tanto, tanto sangue versato per obiettivi patriottici… Si si, mi sembrava di vivere in prima persona quegli eventi mentre masticavo le pagine, poi il brusco risveglio della realtà, leggendo di personaggi nostrani senza arte ne parte, i quali capeggiati dal populista più disonesto intellettualmente che abbiamo sul mercato, riescono ad annientare la dignità di una Città come Legnano, una città che non è in guerra con nessuno, ma che evidentemente fa troppa gola a chi ha mogli , amici e amanti da piazzare nei posti di potere… Che schifo, che vomito di gente con cui rapportarsi, mi diventa difficile rivolgere un saluto a coloro che hanno calpestato la propria dignità in nome di un simbolo che manco conoscono, ma lo seguono come negli stadi, soprattutto quando si vince. Saper dire ciò che la gente vuol sentire, questo è il livello, e ci si adegua a tutto, tirando verso lo zero termico dell’intelligenza, in nome di qualche bella opportunità. Come uscire da questo tunnel ? Leggere. Leggere non soli buoni libri, ma leggere lo sguardo del ‘prossimo’ che non è solo il problema di qualche migliaio di immigrati, ma di un ‘sistema’ che da forse soddisfazione nell’immediato ma che per il futuro lascia nuvoloni plumbei sopra la nostra testa… Io vorrei che il cielo rimanesse sereno sempre, vorrei non essere costretto di togliere il saluto a nessuno, perchè un saluto non si deve negare a nessuno ma, non prendiamoci in giro, non facciamo la Corrida, non facciamo i tifosi da stadio, il gioco e lo svago sono una cosa, le idee per il futuro di una Città una Regione, uno Stato, un Continente sono cose ben più serie, che non vanno cedute alla mercè di imbecilli qualsiasi e di imbecilli qualsiasi ne è colma la misura.