IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
CHIAMALA SE VUOI, DELUSIONE
Bene, anzi, non bene, non ci siamo. Cercherò di trovare le parole meno ruvide possibili dopo la trasferta dei nostri Cavalieri a Cantù. Spero anche che il Près o il Dire, non si offendano, in questi 5 anni in cui seguo il basket legnanese, ho sempre esaltato le gesta di una squadra e della sua comunità che gli si stringe attorno. Ieri sera eravamo in una palestra nata nel 1956, un po fredda, ma che sprigionava storia da tutti i pori, Cantù poi è una cittadina costruita su diversi colli, la strada per arrivarci è simile alle montagne russe… Près, l’anno scorso mandasti a casa l’allenatore dopo 3 giornate, non era scattato il feeling e ci cuccammo quasi rassegnati, 24 sconfitte su 30, in un sussulto di orgoglio e di rabbia soffrimmo come dei carcerati nell’assistere ai 10 play out successivi che ci portarono ad una meritata salvezza, vanificata con la cessione del titolo un mese dopo.
Tralascio la vicenda del trust, e attendo/attendiamo con molte aspettative l’allestimento della squadra in C gold, il primo colpo al cuore è lasciare il PalaBorsani, ma va bene, ci si adatta a tutto, giocare al PalaParma comunque non è la stessa cosa e lo sappiamo un po tutti, dico cose ovvie. Si cerca un po tutti di ‘innamorarsi’ di sti ragazzi, di conoscerli per poter lottare con loro dagli spalti, ma il feeling non è scattato, dopo 6 giornate, 2 vittorie e 4 sconfitte, lo sport è partecipare, ma anche vincere oppure non vincere ma lottare fino all’ultimo respiro, come nel video postato sopra. Ieri sera, 4 ragazzini della ‘cantera’ canturina ci hanno preso a pallonate per 40 minuti, i nostri ragazzi, spenti e imprecisi, noi il panetto di burro loro il coltello inox… Delusione, lasciatemelo dire, delusione, e vien da pensare che, se tutto rimane così, con che voglia si tornerà al PalaParma per sostenere i nostri Cavalieri ? A voi la risposta, io non ho soluzioni, se non aver sottoscritto l’abbonamento e in tempi in cui mi sentivo ‘parte’ di questa bella esperienza, di aver sottoscritto una quota di ‘trust’ poi risultata vana. Forza ragazzi, si cade e ci si rialza…
Fotografia del maestro Francesco Morello