IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
QUEL NATALE DEL 1969
Come ho già detto più volte, ho poche foto dei miei primi 10 anni di vita, credo addirittura nulla dei primi due, insomma, la macchina fotografica non mi aiuta a ricordare… Stasera mi sono soffermato su questa foto, un po perchè trovo che mio padre, si vede che è mio padre, una delle rare foto in cui c’è la famiglia intera più l’Antonietta, amica di famiglia, e figlia della fotografa… Vedere mia nonna che sorride, mia mamma che tenta di convincere Ale di guardare verso la camera, il mio volto quasi sorpreso e spaventato, il mezzo sorriso di Fabrizio, ma soprattutto la tristezza del volto di mio padre… Si, era Natale 1969, lui aveva 30 anni, un anno terribile, un suo cliente lo ha bidonato per alcuni milioni di lire che all’epoca erano tanti soldi, tre figli piccoli, quei momenti me li ricordo benissimo, il clima non era certo quello di un momento felice… Il contrasto tra le donne felici e lui preoccupatissimo è evidentissimo, è passato mezzo secolo per tutti noi, la nonna ci ha lasciato da oltre 20 anni, i miei vecchi hanno 80 e 78 anni, noi figli abbiamo superato il mezzo secolo… Mamma mia quanta strada da quei locali di via Cavour 24 quando si giocava in cortile con tanti bambini e bambine… La cucina di laminato giallo, la radio che si sintonizzava con la rotella e solo onde medie…
Il cestino in peltro della frutta e il busto del Kennedy ucciso quando avevo pochi mesi di vita, quelle sedie in finta pelle su cui rimanevi appiccicato d’estate… La stufa prima a legna poi a kerosene con il tubo di scarico ove c’era lo stendino annesso quasi sempre carico di vestiti da asciugare…
Volevamo diventare grandi in fretta, ora ci godiamo questi ricordi pensando come sia passato in fretta mezzo secolo, ci è scivolato addosso senza sapere che il tempo è proprio così: come vento e nube fugge via… E allora mi piace riguardare quei pochi documenti dove io ero io ma ero una altra cosa rispetto a 50, 40, 30, 20, 10 anni fa…