LIBERATION DAY (stavolta sarà dura)

Settantacinque anni fa, un popolo intero, l’Italia, era per le strade a festeggiare ‘la Liberazione’, dopo oltre un ventennio di tribolazioni e col culo per terra e sul groppone una guerra perduta… Il futuro poteva essere solo radioso, si stava instaurando una democrazia popolare che bene o male ci ha portato ai giorni nostri con una certa dignità, nessuno potrà dire che si stava meglio quando si stava peggio (poi noi che ne sappiamo?, Al limite possono parlare i nostri nonni o bisnonni). Io non sono un comunista, ma coloro che sono in vita e che hanno vissuto questa esperienza (oramai pochi) sanno cosa significhi sta festa. Da un po di anni oramai, le polemiche sulle celebrazioni sono all’ordine del giorno, ma nessuno potrà dire che quel giorno non abbia vinto il Popolo. Venticinque aprile 2020, dopo 75 anni siamo qui, chiusi in casa come dei coglioni da un decreto di incapaci di raccontare agli italiani la verità: questa è la terza guerra mondiale una guerra dagli aspetti terribili, il nemico non è individuabile, lo spettro della morte è agitato fino a farci rimbambire ed incredibilmente la maggior parte della gente crede che questo sia per la nostra tutela… Si lo so, mi prenderò un sacco di insulti perchè i morti non si possono negare, ma bella gente, fino a due mesi fa, quanto ve ne fregava di sapere che in Italia circa 1800 persone al giorno muoiono, di vecchiaia, di tumore, di malattie polmonari e cardiovascolari, di incidenti sul lavoro e sulle strade, di suicidio da disperazione, di violenze domestiche… Ora i geni guarrafondai l’hanno studiata bene: ci metteranno tutti contro tutti, il 4 maggio quando dovremmo tornare alle normali faccende, avremo paura l’un dell’altro, anche tra familiari, qualcuno avrà deciso già di farla finita e la prospettiva è quella di essere ingabbiati da un telefonino che con una tecnologia ancora da sperimentare, potrà permettersi di far prelevare le persone da casa per essere ingabbiate al pari di untori. Bello in questi giorni sentire un po di silenzio per terra e per il cielo, ma questo silenzio se non reagiamo sarà il silenzio dei cimiteri, i quali non basteranno più.

Coronavirus, la parola magica per imprigionare la popolazione mondiale, per selezionarla e per renderla obbediente ad un nuovo sistema di ordine mondiale. I media, che si sono premurati di dire: siamo solo noi quelli che danno notizie vere stanno procedendo col catechismo sulle menti, la chiesa sta zitta come è stata zitta mentre si consumava l’Olocausto… Che questo giorno sia il giorno della ricerca della verità, dobbiamo dire che l’amore nei rapporti umani vale più della morte e non possiamo chinarci a 90 gradi e accettare…  Come dire, io propongo questo invito, voi avete due strade: darmi del coglione o mettervi a pensare e cercare, molti vedo che hanno iniziato, dobbiamo convincere un popolo intero e non sarà facile, come non sarà facile fermare l’ira di chi professionalmente sarà ROVINATO da quella che gli espertoni chiameranno fase 2. Il maledetto smartphone il più grande cavallo di Troia della storia, introiettato nelle nostre vite, non ci lascerà scampo per il futuro…