MI CONSENTA… (CONSENTITEMI)

 

Consentitemi alcune considerazioni, un po crude, un po ruvide ma realiste: il tema è sempre la mia città, la nostra città che tra 18 giorni sceglierà il nuovo Sindaco (e speriamo sia con la S maiuscola). Ci sono in gioco 13 liste che sponsorizzano, spalleggiano 7 candidati sindaco: possibilità  di realizzare il loro sogno sono Bertolini 0, Rogora 0, Rigamonti 0, Colombo 0, Brumana 2, Toia 48, Radice 48… Detta così pare proprio brutta, come dire, facciamo direttamente il ballottaggio e guadagnamo 15 giorni di amministrazione. Invece le regole propongono un protocollo democratico. Delle 13 liste, 6 sono di partiti nazionali, 7 le Civiche che messe insieme porteranno a casa circa il 30/35% dei consensi… Bèh, non male se ci pensate… I civici, chiamiamoli così, non vogliono partiti tra i piedi, i partiti, dal canto loro hanno ‘anche’ bisogno delle Civiche, io tifo per loro. Scegliere ‘civico’ sarebbe già una buona risposta da parte dei legnanesi dopo quello che è successo… Per esempio, vedo un entusiasmo molto alto nella coalizione di Carolina Toia, ma il vero entusiasmo del ‘legnanese medio di destra’ dovrebbe essere quello di votare la sua lista quella blu con la mano anzichè Lega/FI/FdI e io auguro a Carolina che avvenga questo, se diventasse Sindaco avrebbe una strada molto in discesa con molti consiglieri eletti delle sua lista, amici ancora veri perchè neofiti delle faccende di palazzo e dei giochini di potere, ma se questo non succedesse, azz, la vedo grigia o quantomeno in salita per la giovane rampante ex Consigliera in Regione dal 2013 al 2018. Se dovesse vincere il ballottaggio auspico che non dimentichi di tutto il gruppo che la sta sostenedo, mentre se perdesse il ballottaggio, le chiederei di non fare come la mia ex candidata sindaco del 2017, che ha abbandonato il Consiglio dopo la prima seduta, sarebbe una sconfitta nella sconfitta: Legnano la mia famiglia deve essere in caso di vittoria e di sconfitta. Ci penseranno poi i compagni di viaggio della coalizione a spegnere sorrisi ed entusiasmo strada facendo. Lorenzo Radice ha dalla sua parte uno svantaggio iniziale di arrivare secondo al primo turno, ma abbiamo già visto in tante altre occasioni che chi arriva al primo turno primo, può tranquillamente uscire sconfitto al secondo, un certo Fassino a Torino può testimoniare (primo turno al 40%). Però ha anche dei vantaggi: non ha 3 partiti alle spalle, ma uno solo, che nel 2017 fu anche il partito più votato a Legnano e ha a supporto due civiche che porteranno a casa insieme più del 10%, con un’operazione intelligente, potrebbe convincere i legnanesi che hanno scelto inizialmente Brumana, Colombo, Rigamonti e Rogora di parteggiare per lui, la memoria di quello che è successo lo scorso anno e al ballottaggio del 2017 deve fare da strada maestra per non fallire… Qualcuno sogna poi la vittoria al primo turno per caricarsi, Brumana pensa di poter scalzare Radice, allora sarebbe davvero una rivoluzione, ma, come disse scherzosamente Colombo, domani nevica rosso… Se avete Legnano nel cuore, se pagate le tasse con sentimento, scegliete le liste civiche quelle meno avvezze ai giochini di potere, se poi vi piace stare a destra, state a destra, se volete stare a sinistra , state a sinistra, ma c’è anche un mondo moderato, un mondo riconoscibile nelle liste civiche che devono obbedire solamente a se stesse, senza i diktat delle segreterie provinciali o regionali, brutta, bruttissima abitudine nell’ambito della politica ad ogni livello. Poi, l’ultimo appello a chi si candida, sia a sindaco che a Consigliere: continuate anche dopo le elezioni ad interessarvi della vostra Città, più occhi osservano e più i responsabili degli indirizzi politici avranno timore e lavoreranno in trasparenza, più li lasciamo fare e più qualcuno ne approfitterà, il Governo Ombra attende con discreta apprensione l’arrivo a palazzo Malinverni la Carol o il Lorenz e vigilare, sarà un bene per loro e per Noi.