IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
UN ALTRO ANGELO VOLERA’ IN PARADISO
Avrebbe compiuto tra poche settimane 96 anni, Angelo, è stato bello conoscerti… Tutti firmerebbero per una vita lunga e piena di emozioni come è stata la sua… Lo conobbi da piccolo quando ‘la Maria Facchin’ mi portava a Parabiago dove abitava e da allora, una volta trasferito a Legnano, divenne amico di famiglia… La moglie, Maria pure lei, da noi è stata sempre chiamata ‘a Maria de Parabiago’… Quest’uomo era d’acciaio, cominciò con un infarto appena cinquantenne, poi un’altro, poi altri acciacchi e un’operazione importante… Da ultimo nello scorso aprile pure na polmonite bilaterale…Niente , un Alberto da Giussano dell’umanità, e, pensate, il mio ultimo contatto è stato ‘vocale’: Maria la moglie mi telefonò per gli auguri di natale all’ultima vigilia, al telefono molto affaticata e sofferente, in sottofondo la voce di Angelo, bella chiara e potente, dissi a Maria: sento che Angelo è ancora in forma perfetta… Ho visto sui giornali i saluti dell’ANPI e del PD, noi lo conoscevamo come un ‘comunistone’ convinto, da bambino ricordo ogni tanto gli scazzi degli adulti che discutevano, ma poi da maturo, mi ha sempre affascinato il suo modo pacato di porsi: un vero signore. Nella sua vita ha dovuto soffrire anche della perdita di un figlio abbastanza giovane e non voglio immaginare il trauma giovanile del trasferimento dal Veneto in cerca di fortuna… Un dipendente Tosi che in molti ricorderanno per le sue battaglie sindacali, lui, ci credeva davvero… Ciao Angelo, ti ricorderò sempre come uomo positivo e propositivo, Maria rimane sola, ma il tuo ricordo le darà la forza di continuare…
Angelo Celin.