IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
SUONI SOAVI IN UN VENERDI D’APRILE
Oggi, un’altra sensazione di gioia mi ha colto sul tragitto tra il birrificio e piazza san Magno, erano da poco suonate le 13, in un corso Garibaldi quasi silenzioso all’altezza di via Mazzini ho cominciato ad udire un concerto di voci bianche… Che bello ascoltare il suono di queste voci festanti durante la pausa del loro pranzo… Ho goduto tantissimo come fosse un evento straordinario, mi son fermato sul marciapiede sotto i cedri giganti e datati…Come è bello il suono della spensieratezza, che note musicali divine per le mie orecchie… Ho proseguito verso casa tendendo l’orecchio per sentirli ancora, ma come si fa, dico io, a negare all’infanzia la gioia di questi momenti unici e irripetibili ? Nemmeno la peste bubbonica dovrà fermare più lo scempio del silenzio, silenzio che sa di morte, puzza di marcio, nulla a che fare col silenzio delle alte vette con la loro aria pura…
Facciamo di tutto perchè ciò non accada , questo è il monito per il futuro (George Orwell)