IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
SAMUELE TURCONI UNO DI NOI
La convalescenza è una gran rottura, ma nei momenti di lucidità, leggere un libro come quello editato dal nostro ex sindaco Alberto Centinaio poche settimane fa e presentato in questi giorni, fa bene, fa bene al corpo e allo spirito, fa bene ai ‘legnanesi dentro’ sapere cosa è successo poco più di 75 anni fa nelle nostre terre…
L’ho letto in due giorni, tanto mi ha preso, ed essendo legnanese, mi ha fatto ripercorrere luoghi che ben conosco in città: la cascina Mazzafame, il bar di trì basèii in via Calatafimi, l’albergo Mantegazza, i ‘cancèi della linea ferroviaria, il dottor Tornadù, zio di un altro nostro ex Sindaco Lorenzo Vitali, don Carlo Riva e il suo oratorio di San Domenico e un sacco di altri luoghi della zona… Dobbiamo davvero dire GRAZIE ad Alberto per essere stato caparbio con Samuele, che alla fine ha cantato per noi tutti la sua terribile avventura… Era un bel ragazzo, guardate il suo sguardo, ha fatto assieme ad altri cose che a quell’età nessuno di noi sarebbe stato capace di fare, la Patria e la libertà sopra ogni cosa…
E ce l’ha fatta a vivere tutta la sua vita, finendola da anziano, questo è il bello, e ora che lo so, mi viene rabbia non averlo potuto abbracciare almeno una volta, un abbraccio dai 60mila legnanesi attuali, se lo merita tutto, grazie Sandro, un nome, una garanzia !!!
Il dott. Tornadù era lo zio del sindaco Lorenzo Vitali
Ti ringrazio per la precisazione, ho corretto, alle volte andare a memoria senza controllare, fa fare brutti scherzi….Grazie (sul blog c'è anche riportato un post con firma Cristina Masetti della parentela: Tornadù era cognato del papà di Lorenzo, quindi lo zio)