IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
CI SONO ARRIVATI ANCHE BABBO E MAMMA
Era il mese di agosto 1962 quando sti due ragazzi si sposarono nella chiesa di san Domenico…Avevano lui 23 e lei 21 anni, sono capitati qui a Legnano dopo essere fuggiti dalla devastazione dell’alluvione del Polesine di 70 anni fa. Licenza elementare per entrambi, ed entrambi all’eta di 11 anni iniziarono a lavorare l’uno in una falegnameria e l’altra in una ‘confezione’. La dose di lavoro per sti ragazzini era mediamente di 10 ore al giorno, arrivavano entrambi da famiglie di contadini, sono arrivati qui a Legnano grazie a parenti e amici che prima di loro riuscirono ad avere un locale per metterci dei letti…Dal contatto con la natura furono catapultati nella rivoluzione industriale degli anni 50-60 dove era normale andare a lavorare quando ancora non ti era cresciuto un pelo pubico… E hanno lavorato sempre, perche nella Repubblica fondata sul lavoro, come recita l’articolo uno della Costituzione, loro ci credevano…Non amavano studiare ma conquistare col lavoro una posizione dignitosa nella società a loro un po’ straniera… Dopo la dipartita forzata dal Polesine si ritrovarono il popolo ‘lumbard’ che li guardava come ‘forestieri’ dove essere ‘terrone’ del sud o del nord, cambiava poco…E col lavoro si sono costruiti una casa autonoma, han tirato grandi 3 figli e con un po di fortuna, anche la salute li ha tenuti sempre in forma. Ora a 82 e 80 anni sono un po’ stanchi, mio padre pieno di dolori, ma resistono, resistono in autonomia a questa situazione di merda, dopo aver vissuto il boom economico si sono fatti iniettare il siero magico senza troppa convinzione, ed hanno capito, dopo due anni di fandonie che l’inculata che prenderanno i loro figli e i loro nipoti sarà una sorta di piccola catastrofe, includono tra i maledetti anche preti, papa e schifosi corrotti in ogni campo. La TV tiene loro compagnia e da soli hanno scoperto anche voci fuori dal coro, non leggono libri di saggistica o di storia e nemmeno di filosofia, ma hanno capito anche loro che la chiavata per l’umanità sarà devastante. Niente, ve lo volevo dire, volevo raccontarlo ad amici anche laureati che sostengono questi manigoldi con le tesi di una inesistente pandemia, o quantomeno, esistente nei cervelli oramai appiattiti alla narrazione del branco di corrotti a servizio dei nuovi criminali del terzo millennio, gente che ha avuto tutto dalla vita ed ora usa l’umanità per fare esperimenti da follia pura, ed il popolo che fa? Li segue, ciascuno col proprio orticello da difendere, con i più sgamati che aumentano addirittura i business, a scapito dell’Umanesimo…Ve ne accorgerete e quando succederà sarà troppo tardi, altro che‘ L’italia s’è desta’… A questo punto, come dissi in un’intervista prima di farci chiudere in casa mel marzo 2020: meritiamo davvero l’estinzione.