IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
IL COLORE DELLE CIMINIERE
Laura è una mamma d’oro, un’amica che collabora col gruppo di Girolibri Legnano e nel gruppo, chi trova qualche libro o qualcosa che riguardi Legnano, tutto passa prima dal Berti… Lei ha ricevuto questo da un’altra amica, Monica, e a me non rimane che ringraziarle entrambe per avermi dato la possibilità di condividere in buona parte il contenuto. Nel libro in pratica si racconta ‘la mostra’ concretizzata dal 12 maggio 2001 al 17 giugno dello stesso anno al Leone da Perego, pochi mesi prima della strage delle Torri gemelle di New York… La storia della mostra partiva dalle ciminiere simbolo della rivoluzione industriale che ha toccato da vicino Legnano, per arrivare alla scomparsa totale di tali simboli di ‘potere o potenza’… Tutto questo con dipinti, fotografie di artisti importanti, la mostra fu curata da Fabrizio Rovesti e di seguito vi mostrerò una parte di dipinti con una piccola didascalia, Legnano all’interno di questa esposizione era certamente protagonista coi suoi artisti….
Partiamo da un nome ‘forte’ : Gianfranco Ferrè
Anno 1959 Fondazione Famiglia Legnanese
Giovanni Balansino, 1957 Stabilimento Bassetti di Rescaldina
Aldo Mari senza data, Mulino Cozzi sul confine con San Vittore O.
Ernesto Crespi 1932 FFL uno stramazzo legnanese, presumibilmente o alla Gabinella o prima del Castello ex filanda Krumm, dello stesso autore ma del 1938, qui in basso, la cascata di via Pontida
Di Pino Furrer invece questo ‘prato legnanese’ del 1929
Dell’artista Maurizio Simonetta 1931, lo stabilimento Satta Bottelli ancora esistente quando passate sul Sempione nei pressi del canale Villoresi
Ernesto Crespi 1930, senza titolo, a me pare la Manifattura di Legnano stilizzata…
Riccardo Gironi, senza titolo e senza data, raffigura un dopolavoro con bocciodromo e ‘a naso’ potrebbe essere quello di via Lodi poi coperto nel suo capannone, quindi demolito per poi dare spazio a pochi metri di distanza a quello nuovo di via Massimo d’Azeglio, nei pressi del famoso campo sportivo dove il Legnano calcio dal 1913 al 1921 giocò i suoi campionati ( da ottobre 1921 fu il ‘Pisacane’ lo stadio comunale…). Riccardo Gironi è anche l’autore della fontana all’ingresso del parco Falcone Borsellino inaugurata il 25 aprile 1946 nella vecchia piazza 4 novembre.
Pino Furrer 1941 Riargine del vecchio ponte di san Magno (ponte scomparso col raddrizzamento del fiume lungo la via Guerciotti)
Antonio Mancini 1977, la classe operaia
Un omaggio anche a Gianfranco Leva, una vita dedicata alla fotografia e alla storia legnanese, qui siamo nella vecchia area Cantoni, cancello di via Pontida e le vecchie scuole interne al colosso della Tessitura degli anni d’oro…
Una mia personalissima considerazione: prima erano i campanili, poi le ciminiere ora le torri 3G,4G,5G… piazzate ovunque nel silenzio. ma la vogliamo davvero la cosiddetta ‘quarta rivoluzione industriale’? Occhio, che sarà una fregatura per tutti e lo stiamo vivendo tutti i giorni…