IL DIARIO DI UN LEGNANESE CHE VIVE INTENSAMENTE LA CITTA' IN CUI E' NATO
DEDICATO A FEDERICO ACCORSI
9 febbraio 2022, una giornata speciale per me appassionato di storia della mia Città: in poche ore, nel pomeriggio, ho conosciuto 3 generazioni di ACCORSI, i discendenti del Sindaco più Sindaco del dopoguerra (specifichiamo, la seconda mondiale). Dedico questo post al più giovane, sedicenne, anche lui appassionato di storia in generale. Il padre di Federico è Andrea ora abbastanza conosciuto in città, di professione giornalista , lavora per Malpensa 24 che spesso si occupa di faccende nostrane, lui l’ho conosciuto 3 anni fa, quando cominciarono ad affidare la cronaca di Legnano, eravamo nella bufera per la dipartita di Fratus, ma le mie richieste di materiale su suo nonno furono praticamente vanificate, perchè in casa, mi diceva, non c’è più nulla, forse, dice Andrea, hai più cose tu da far vedere su mio nonno che non io… Infine, sono entrato per pochi minuti nella casa abitata dal vecchio Sindaco in piazza Mocchetti, dove ho avuto il piacere di salutare il padre di Andrea ( ora 90enne) Pierluigi detto Piero (anche Lui come suo padre lavorò in Tosi come ingegnere): vi sembrerò sciocco, ma ho provato un piacere immenso nel dirgli che suo padre è stato un grande Sindaco, partendo dal giorno della prima elezione risalente al 24 gennaio 1961 fino alla fine del terzo mandato scaduto il 31 agosto del 1975. Il bisnonno di Federico, appunto l’ing Luigi Accorsi, morì pochi mesi dopo il termine del mandato nella sua casa in pieno centro con vista sia in piazza Mocchetti che in piazza don Sturzo… La foto che ti ho messo in copertina caro Fede, risale al 12 settembre 1965, era il giorno dell’inaugurazione del sottopasso centrale che collega tutt’ora Piazza Monumento a piazza del Popolo, fu un’opera fortemente voluta, ipotizzata dagli anni del duce, e poi divenuta indispensabile per lo sviluppo del nostro Comune. Nei 15 anni di fascia tricolore l’ing Accorsi visse il periodo forse più bello della trasformazione della città: inaugurò tutte le elementari e medie che attualmente funzionano, resistette alla tentazione di far edificare l’area ex Dell’Acqua, vide nascere il Grattacielo e nel palazzo della piazza antistante scelse poi di abitare, gestì le crisi delle chiusure delle tessiture e furono tante, acquistò villa Bernocchi, il Castello e l’area del Parco Castello, inaugurò monumenti e il monoblocco del vecchio ospedale, fu l’artefice dei gemellaggi con Ebolowa e Colombes, vide lontano per l’inceneritore di Borsano (Accam) e per il depuratore delle Cascinette, poi si sa, non essendo un essere perfetto lasciò distruggere Villa De Martini che poteva essere una perla da reinventare, ma insomma, quei 15 anni, qui a Legnano li visse intensamente, e come ringraziamento gli intitolarono la casa di riposo della Canazza, concepita come un albergo per gli ospiti , ora riconvertita e ristrutturata in attesa di partire con la sua nuova funzione.
Ma il bisnonno di Federico, mise anche mano alla piscina olimpionica di viale Gorizia, che, dopo essere stata inaugurata nel 1939, passati gli anni ’50, fu praticamente abbandonata per poi essere rivitalizzata e ristrutturata nel 1965…
Guardalo qui sotto il tuo bisnonno con un futuro Sindaco Cesare Croci Candiani, e, in mezzo, il rampollo Pietro Cozzi, attualmente vivente e presidente della Fondazione Famiglia Legnanese
Poi Fede, ti invito ad andare sulla barra di ricerca e digitare ‘Accorsi’, di materiale ne troverai da divertirti, nel frattempo, ti posto qualche altra immagine, rubata dai trimestrali comunali, sono ora dei ‘gioielli’ partiti dal precedente Sindaco Anacleto Tenconi e stampati soprattutto con la sua reggenza quando ancora non si era in 50mila a Legnano, intanto guardatelo in versione ‘supremo magistrato’…
Poi vogliamo parlare del ‘Pino Cozzi’? anno 1973
Oppure durante le varie conferenze, qui, nel caso specifico con un giovane medico che risponde al nome di Flavio Giranzani …
Ultime due foto: la nuova sede delle Poste (1972) e la premiazione ai giochi della gioventù presso la palestra delle ‘Mazzini’… Senza dimenticare che la prima Biblioteca comunale, la inaugurò Lui nel gennaio 1967… Ma sai quante me ne sono dimenticate ancora ?