CIO’ CHE RIMANE DI UNA BANDIERA

 

Sull’Italia repubblica delle banane, è stato scritto di tutto, in molti lo hanno detto, ma noi ce ne siamo sempre altamente fottuti. 43 anni fa, Dalla e De Gregori raccontavano in musica le magagne italiote, ma ancor prima Bennato, Gaber e tanti altri ci misero in guardia, e solo adesso, e solo per una minoranza, il tempo della consapevolezza è arrivato. In due annetti hanno potuto testare la predisposizione dell’ italiano pecora, ora ci preparano la festa della scimmietta sul banano, così l’opera verrà continuata e non ancora completata. Così, tra una manifestazione e l’altra, dove la retorica e l’ipocrisia la fanno da padrona, fiumi di parole feriscono gli ideali di chi ha lottato per la libertà in maniera seria, e ci ha rimesso la vita in giovane età… Sono stati cacciati i Savoia, inutili come tutte le monarchie del mondo e ci hanno illuso di ‘contare’ qualcosa nella vita di tutti i giorni, ora se ne pagano le conseguenze. Date retta a tutti i ricchi e corrotti del mondo, loro si che vi garantiranno un futuro per i vostri figli. Paolotti italiani, unitevi coi falsi comunisti , i leghisti, i berlusconisti e meloniani per completare la deriva… Noi complottisti, terrapiattisti, novacs, siamo dei pazzi, ma mai e poi mai indosseremo il vestitino da pecora o il prossimo venturo da scimmietta. Le banane sono buone, ma solo quando completano l’alimentazione e non diventano un fenomeno da circo come tenteranno di farci credere ancora.

Forza uomini, 

Forza donne,

Forza ragazzi,

non addormentatevi, è il tempo della ricossa, ce la possiamo ancora fare, il baratro può attendere…

In attesa della nuova Norimberga…